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Gli smeraldi e la medicina ayurvedica

I testi guida della medicina ayurvedica indicano l’impiego dello smeraldo per scopi terapeutici sia in forma di ossido sia di pasta.

Dopo aver purificato lo smeraldo (si possono usare anche scarti del taglio di una pietra sempre che siano puliti e trasparenti) immergendolo in una soluzione bollente e concentrata di Dolichos biflorus nell’usuale daula yantra, si procede alla preparazione dell’ossido o della pasta, seguendo il procedimento abituale di macinatura e cottura per l’ossido e di coscienziosa macinatura (180 ore) per la pasta.

L’ossido di smeraldo, applicato con Mercurio favorevole, libera dalla febbre, è di giovamento in caso di vomito e di acidità, di attacchi di asma e di itterizia; risolve le emorroidi e le altre infiammazioni degli organi interni; contrasta qualsiasi forma di avvelenamento e combatte gli attacchi di panico.

È un rimedio assai efficace per le affezioni cardiache e gastriche ed è un adiuvante nella cura del diabete e delle disfunzioni urinarie.

Fortifica la memoria, allunga la vita ed è valido contro i morsi dei serpenti. Scaccia gli spiriti maligni e rende immuni dall’influenza negativa che può essere esercitata da Mercurio.

La pasta di smeraldo è indicata per curare i disturbi femminili; aumenta l’appetito, la vitalità e la bellezza fisica, rende la pelle vellutata conferendole una gradevole e sana lucentezza. Applicata localmente, è utile per curare problemi oculari. Infine favorisce il deposito di grasso all’interno del corpo umano.

I RITUALI DELLO SMERALDO SECONDO LA TRADIZIONE VEDICA Perché eserciti la sua influenza su Mercurio, lo smeraldo deve essere acquistato di mercoledì e durante la fase ascendente del ciclo del pianeta, quando il Sole si trova nel quadrante nord. È necessario acquistare la pietra e procedere a incastonarla due ore prima dell’alba. Il gioiello in cui viene montato lo smeraldo dev’essere d’oro e la parte posteriore della pietra dev’essere a contatto con la pelle. Per purificarlo e consacrarlo, bisogna avvolgerlo in un panno verde su cui va posto uno yantra di Mercurio tracciato su una lastra di bronzo o una statua di Mercurio realizzata in bronzo. Il mantra di Mercurio va recitato dalle 108 alle 4mila volte prima della meditazione. La contemplazione va compiuta con lo sguardo rivolto a est, nord o nord est, posizionati su una stuoia di paglia verde, o una coperta verde oppure uno scialle sempre verde. L’anello che porta incastonato lo smeraldo, va indossato sul dito mignolo o sull’anulare della mano destra. Il momento migliore per indossare l’anello è un paio d’ore prima dell’alba.

Maura Luperto