IL MISTERO DI STONEHENGE

Nelle isole britanniche sono state ritrovate seicento formazioni circolari megalitiche appartenenti alla stessa epoca, ma nessuna di queste possiede le caratteristiche, la singolarità e il mistero ricco di enigmi, come quella di Stonehenge.

I grandi cromlech britannici sono luoghi di culto in cui venivano compiuti delle cerimonie, in questi siti sono stati ritrovati tumuli funerari, qui si compivano osservazioni sulla posizione degli astri, da cui venivano ricavate informazioni molto importanti per le popolazioni dell’epoca. Ad esempio tramite l’osservazione del cielo rispetto alla posizione delle pietre si potevano conoscere le date di inizio dei solstizi, di fondamentale importanza per i contadini e i pastori che abitavano quei luoghi e che vivevano in stretta relazione con i cicli naturali delle stagioni.

Il cromlech a due cerchi di Stonehenge, la cui costruzione iniziò circa duecento anni prima che gli antichi egizi iniziassero a costruire la grande piramide di Giza, racconta una storia particolare: furono impiegati quasi duemila anni per la sua costruzione e fu più volte rimodellato. Inoltre, altra cosa che lo caratterizza rispetto agli altri cromlech britannici è che fu costruito con blocchi di pietra estratti da cave situate in luoghi molto lontani: i blocchi di arenaria furono trasportati da oltre trenta chilometri di distanza, mentre quelli chiamati “monoliti azzurri” sono di azzurrite provenienti da una cava gallese situata a 320 chilometri.

Come si spiega che una popolazione costituita da agricoltori in possesso di tecnologia molto rudimentale, si sia cimentata nell’impresa di trasportare, via terra, mare e canali fluviali, blocchi di pietra che pesano tonnellate? Che potere avevano le vibrazioni delle pietre di azzurrite? Sono solo alcune delle domande sul mistero di Stonehenge a cui non è facile dare una risposta.