Il Sole, re degli astri, è il padre e il creatore.
La sua luce dona forza e vitalità e il colore dei suoi raggi alimenta la vita. La tradizione vedica lo considera un pianeta maligno, tuttavia, se si trova nella casa zodiacale propizia, la sua influenza diventa benigna. I Pianeti amici del Sole sono la Luna, Marte e Giove. Mentre Venere, Saturno, Rahu e Ketu sono i suoi nemici naturali; Mercurio è neutrale. Il Sole è il pianeta dominante del segno zodiacale del Leone, è presente con una forte influenza in Ariete, si indebolisce in Bilancia per eclissarsi in Acquario.
Il Sole dona all’uomo la forza vitale, la volontà, la prosperità, il successo, la ricchezza, il carattere, la saggezza, la fortuna, l’ambizione, la fama e la conoscenza. Quando la posizione invece non è propizia, porta pessimismo, liti, umiliazioni e povertà. Sul piano organico, il Sole controlla la spina dorsale, il cuore, il fegato, i polmoni, il cervello, i nervi e le ossa. Il Sole esercita la sua influenza soprattutto sugli individui di età compresa tra i dodici e i ventiquattro anni. Un’influenza negativa da parte del Sole può provocare ipotensione o, al contrario, ipertensione, itterizia, febbri, diabete, appendicite, emorragie, trombosi, eruzioni cutanee, problemi biliari, tubercolosi, problemi psichici, epilessia.
Il Rubino è un corindone rosso e fin dall’antichità viene impiegato come pietra preziosa grazie alla sua bellezza, alla trasparenza e al colore che è dovuto alla presenza di piccole quantità di cromo. In Oriente viene considerato la pietra preziosa per eccellenza. Un rubino puro deve essere duro e compatto, trasparente, brillante, liscio e senza macchie, qualsiasi imperfezione è un difetto. Secondo la tradizione vedica il rubino deve essere acquistato durate la fase di Luna crescente e solo di domenica, lunedì o martedì. Il peso ideale è di 2,5 carati. Deve essere incastonato il giorno stesso dell’acquisto e la parte posteriore della pietra deve essere sempre a contatto con la pelle.
Il rituale che bisogna seguire prima di indossare un anello con rubino prevede un processo di purificazione e uno di consacrazione. La prima consiste nell’immergere l’anello per un po’ di tempo in latte fresco di mucca, successivamente deve essere lavato con acqua del Gange ( o acqua piovana ). In seguito l’anello deve essere avvolto in un panno rosso, su cui vi è disegnato uno yantra (il diagramma del Sole).
L’anello viene consacrato dopo essere stato posto di fronte a uno yantra del Dio Sole realizzato in rame, oppure a una raffigurazione in oro di questa divinità montata su un piedistallo d’argento. Si deve quindi recitare 108 volte il mantra del Sole. Terminato il rito, l’anello è pronto per la sua funzione. Il proprietario lo indosserà all’anulare della mano sinistra.
Maura Luperto