L’Ascolto

Un giorno frenetico. Torno da un viaggio di lavoro, sono stanca ma devo incontrare una persona, una “donna speciale”.

Marietta (nome di fantasia) mi accoglie a braccia aperte, è la prima volta che ci vediamo ma c’è un’intesa immediata, qualcosa di conosciuto chissà forse in un antico passato.

Marietta è speciale davvero, legge l’anima e parla di cose che provengono da altre dimensioni. Parliamo tanto e le dico che bisognerebbe portare la mente in salvo.

Lei mi risponde che invece la mente è l’unica cosa che dovremmo perdere. “Ma senza pensieri, senza mente rischiamo di diventare come una pianta“.

Lei mi guarda intensamente: “Ascolta e basta, non metterci i tuoi pensieri. Così diventi veramente consapevole”.

Io penso alla pianta, penso al suo ciclo vitale: prende la luce, la trasforma in clorofilla e quindi in se stessa… è incredibile cosa fa un vegetale, quando guardiamo le piante non ci rendiamo conto del loro potere, in fondo anche una pianta è la mente dell’Universo, e forse se fossimo come le piante saremmo pieni di vita, mai depressi.

Cosa resta se spegniamo i pensieri?

Resti tu – dice Marietta – sì, resti tu e allora puoi vedere la vita che scorre, l’intelligenza della vita. C’è una differenza sostanziale tra la pianta e te: la consapevolezza“.

Allora sarebbe straordinario diventare una pianta consapevole” dico ridendo.

Ci guardiamo, i suoi occhi sono di un azzurro intenso e sembra che emanino luce. Ho un momento di assenza di pensieri, ma è difficile liberarsi da se stessi, uscire dagli schemi imposti dal mondo.

Spesso abbiamo dei disagi perché ci ostiniamo a essere come non siamo nella nostra natura più intima, perché ci accaniamo con la nostra vitalità, perché vogliamo portarla verso interessi, obiettivi, che nel nostro intimo rifiutiamo.

Ti sei persa“? Mi dice Marietta

Ho spento la mente” rispondo.

Brava, allora questa sei tu, senza idee preconcette, involucro dove la vita può circolare liberamente. Sei esattamente la tua essenza.”

Non posso che constatare che ha ragione. Ci abbracciamo forte, un abbraccio intenso che mi dà ancora una sensazione conosciuta, mi metto in ascolto di ciò che la mia pelle mi sta trasmettendo, sono certa che si tratta di un antico ricordo, le mie cellule hanno attivato le memorie ed è una sensazione bellissima di pace e serenità.

Maura Luperto