Le gemme, la medicina e l’astrologia
Fin dall’antichità l’astrologia ha suggerito l’impiego delle gemme per proteggere coloro che le indossavano dagli effetti negativi derivanti da una cattiva congiunzione dei Pianeti, e per stimolare la loro influenza positiva. Sono state anche utilizzate per prevenire e curare molte malattie. Anche se le testimonianze arrivate fino a noi sono contraddittorie e confuse.
John Dee, celebre medico e astrologo elisabettiano, studiò, classificò e sintetizzò numerosi testi di astrologia medioevale, e a partire da essi, compose un insieme di dati e conoscenze sulla relazione tra malattie, posizione dei Pianeti e ruolo delle gemme. La conclusione alla quale giunse Dee fu che la predisposizione a determinate malattie, che oggi definiamo croniche, è dovuta alla presenza di un elemento sfavorevole nella configurazione degli astri al momento della nascita dell’individuo.
Ogni Pianeta esercita la propria influenza su uno o più organi del corpo umano e una sua posizione debole nella carta natale di un individuo può essere all’origine di una tendenza a soffrire per tutta la vita di affezioni dell’organo legato al Pianeta. Gli studi di Dee segnalavano anche una serie di pietre in grado di prevenire o contrastare questa influenza negativa.
L’opera di questo studioso è mal vista da molta parte dell’odierna comunità medica. Però è curioso, osservare, come gli astrologi medioevali, e anche anteriori al Medioevo, utilizzassero, per curare alcune malattie, “tecniche” che oggi una parte della scienza medica sta riprendendo in considerazione.
Maura Luperto