Quando ascoltare i segnali del corpo

Quando qualcosa nella nostra vita non funziona più il corpo ci manda dei segnali.

Allora può accadere che per esempio diventiamo improvvisamente allergici a qualcosa che abbiamo sempre portato con noi, qualcosa che magari abbiamo sempre indossato. Quell’allergia è un’espressione del nostro inconscio che ci segnala il bisogno di una presa di coscienza, di consapevolezza. Se il ruolo che si sta interpretando non arricchisce più, se si sta vivendo solo in superficie, ecco che arriva il linguaggio del corpo a segnalare il disagio interiore.

È un modo di dire che la nostra essenza è stata confinata in un angolo e con il disturbo cerca di ritrovarsi in uno spazio più largo. Qualcosa dentro di noi si oppone alla vita sempre uguale e cerca di trasmutarci. Più siamo legati ad una identità sbagliata, più soffochiamo la nostra creatività, più il nostro inconscio ci manda segnali.

Nei nostri disturbi c’è molta più intelligenza di ciò che si pensa, più saggezza di quella che immagina la coscienza.

Il nostro sistema immunitario reagisce con la stessa intensità tanto agli stimoli provenienti dal mondo esterno, quanto a quelli che ci giungono dal mondo interno.

Le emozioni, gli affetti, i sentimenti possono generare incompatibilità: se non la sappiamo capire, il nostro cervello reagisce e il nostro sistema immunitario esegue. Anche il personaggio che siamo diventati e che recitiamo può scatenare reazioni allergiche. Se al nostro sé più profondo non piace ciò che stiamo facendo allora reagisce. Non solo i pensieri negativi riducono le difese immunitarie, ma anche quando recitiamo un personaggio sbagliato o diventiamo qualcosa di estraneo alla nostra natura più profonda, il cervello può influenzare gli anticorpi.

Possiamo così diventare allergici al personaggio inadatto che stiamo recitando.

Maura Luperto