Parliamo del collettivo e cioè di quelle caratteristiche presenti simultaneamente in molte persone nate nello stesso periodo. Si tratta del “fattore generazionale“.
Urano racconta del dinamismo che spinge una generazione di persone a progredire insieme e sulle spirito di solidarietà di cui sono capaci. Ma a livello di personalità, tale dinamismo collettivo diventa capacità decisionale individuale. Quello che a livello collettivo viene chiamato “spirito di solidarietà ” a livello personale si identifica con l’altruismo”.
Il termine altruismo fu coniato dal filosofo, allievo della scuola politecnica di Parigi, Auguste Comte nei suoi sei Corsi di filosofia positiva, pubblicati tra il 1835 e il 1842, che costituiscono l’opera principale del fondatore della filosofia detta “positivismo“. Comte coniò questo termine utilizzando come radice la parola “altrui”, che deriva dal latino alter, e si oppone al termine egoismo. Pertanto, la nozione di altruismo era definita da Auguste Comte come una disposizione innata alla benevolenza e alla solidarietà, e non alla dedizione, come spesso è stata erroneamente interpretata. L’altruista non è quindi incline alla abnegazione, ma non fa alcuna differenza tra il proprio interesse personale e quello dei suoi simili ed è perciò solidale con gli altri.
Un aneddoto che riguarda Comte, nato il 19 gennaio 1798, quando il Sole, nel suo tema natale, si trovava a più di 29 gradi del segno del Capricorno, cioè a meno di 1 gradi dal segno dell’Acquario, e che la Luna e Mercurio si trovavano nel segno dell’Acquario, mentre Urano era situato nel segno della Vergine, il cui maestro è evidentemente Mercurio, che, si trovava in Acquario.
Si era quindi allora, astrologicamente parlando, in presenza di un individuo la cui intelligenza era impregnata di caratteristiche, tipicamente uraniane. Pertanto, non è un caso che questo termine relativamente recente, “altruismo“, si accordi perfettamente a questo astro che, d’altronde, apparve nel cannocchiale di un astronomo nato meno di vent’anni prima di Auguste Comte.
Maura Luperto