Spesso ci troviamo ad organizzare viaggi alla scoperta di luoghi unici alla ricerca di meraviglie note a pochi, credendo che nel posto in cui viviamo non si possano trovare tante rarità e bellezze.
In realtà, nascosti nei nostri piccoli paesi oppure lungo viali che percorriamo quotidianamente o ancora nelle vicinanze del nostro posto di lavoro, si nascondono dei gioielli ricchi di storia ed incanto. Molte volte solo i turisti che vengono da fuori conoscono queste rarità perchè lette in qualche guida prima di arrivare a passare un fine settimana proprio alla ricerca di svago.
Ed è stato così anche per me, lo ammetto. Oramai 10 anni fa, ero nel pieno dei preparativi del mio matrimonio. Io e mio marito arriviamo da famiglie numerose e gli amici erano ancora di più, pertanto gli invitati al matrimonio erano davvero tanti. Il catering scelto ci propose alcuni posti adatti ad accoglierli tutti, ma nessuno ci aveva trasmesso quel non so che di unico e speciale che stavamo cercando per il nostro giorno.
Fino a che ci proposero un luogo a dir poco magico. Quello non era un posto, era IL posto perfetto.
Ed era a Monastier, solo a pochi chilometri da San Biagio di Callalta, dove abitavamo all’epoca. E nonostante avessi percorso svariate volte quella strada, non sapevo nulla della sua esistenza.
Eccola lì, nelle campagne di Monastier, vicinissimo al centro del paese: l’Abbazia del Pero e il suo Chiostro Romanico.
Ricordo che lo visitammo per la prima volta una sera di novembre e appena entrai provai un misto di inquietudine e meraviglia. Sentivo la storia scorrere tra quelle mura, ascoltavo i proprietari raccontarmi aneddoti legati a quel luogo emozionata e anche lusingata di poter vivere il giorno più bello della mia vita in un posto tanto importante.
Edificato poco prima dell’anno 1.000 d.C., l’Abbazia del Pero, un monastero benedettino, è l’edificio più antico della zona. Numerose le vicende che hanno interessato il monastero, prima sotto il patriarcato di Aquileia e poi la Serenissima, per poi arrivare alla sua soppressione e acquisizione a demanio statale, ad opera di Napoleone Bonaparte, con successiva vendita a nobili veneziani.
Durante la Prima Guerra Mondiale diventa un Centro di Soccorso e Casa del Soldato. Nella sala attualmente adibita ai ricevimenti si possono ancora notare nelle pareti le scritte e i disegni lasciati dai soldati durante il loro ricovero. Durante i giorni in cui l’esercito austroungarico tentò di raggiungere Venezia, vennero danneggiati lievemente la Chiesa e alcuni fabbricati. In quell’epoca venne ospitato addirittura Ernest Hemingway che qui venne curato e battezzato con rito cattolico. Altri personaggi noti, come Julien Green, scrittore e drammaturgo statunitense, raccontarono del loro passaggio in questi luoghi.
Inoltre negli anni ‘60 l’Abbazia divenne il set del famoso film “Il Mostro di Venezia” di Dino Tavella.
Negli anni, vennero compiute numerose opere di restauro e recupero di questo magnifico edificio che hanno dato la possibilità di accogliere vari eventi culturali nonchè feste private, banchetti e ovviamente matrimoni.
Di enorme impatto, sono soprattutto il Frutteto Antico che fa da cornice all’Abbazia e il Chiostro Romanico dove al centro è presente un pozzo veneziano che da proprio l’idea di entrare magicamente in un campiello veneziano. Particolare è inoltre il campanile pendente, fortunatamente risparmiato dai bombardamenti delle Guerre Mondiali.
È un luogo davvero unico e semplice, ma allo stesso tempo imponente e suggestivo. Magico, proprio come è stato il nostro giorno speciale.
Michelle