Per imparare a conoscere i nostri amici pelosi e farci amare è necessario sapere a cosa dicono assolutamente “no”.
Indipendenti e coccoloni, magnetici e sornioni, imprevedibili e sfuggenti. I gatti sono i più affascinanti tra gli animali domestici ma anche i più complicati da decifrare. Ci sono però delle caratteristiche che accomunano questi felini, che ci permettono di comprendere un po’ di più il loro carattere, gli atteggiamenti, i comportamenti, cosa amano, ma soprattutto quello che non sopportano.
“Imparare cosa odiano i gatti è il primo passo per riuscire ad instaurare con loro un rapporto di fiducia e affetto reciproco”, dichiara Ignacio Duch, responsabile R&D di Sanicat, brand esperto di lettiere per gatti. “ Se riusciamo a evitar loro alcune cose che potrebbero traumatizzarli o renderli sospettosi e aggressivi, ci ripagheranno dimostrandosi dei perfetti compagni per la vita”.
Vediamo quali sono le cinque cose che i nostri amici pelosi proprio non sopportano.
No a fare il bagno
La maggiorvparte dei gatti non ama essere bagnata. I gatti, infatti, sono notoriamente poco inclini a sguazzare allegramente. Per alcuni può essere davvero molto fastidioso e può farli arrabbiare sul serio. Le motivazioni di quest’avversione potrebbero derivare dal loro percorso evolutivo. I gatti domestici, infatti, discendono dai gatti selvatici arabi, che vivevano in zone aride o con poche distese d’acqua. Di conseguenza non sarebbero abituati al rapporto con quest’elemento, considerandolo addirittura minaccioso.
Altre ipotesi accreditate dagli esperti spiegano quest’odio con il fatto che, una volta bagnato, il mantello dei gatti si asciuga molto lentamente, sensazione tattile e sensoriale che non piace per niente ai nostri amici pelosi. “Il rapporto dei gatti con l’acqua ha un qualcosa di ancestrale. Questo non toglie che, se abituati sin da cuccioli, alcuni gatti possano sviluppare un rapporto meno conflittuale con questo elemento, diventando addirittura un gioco” spiega Ignacio. “Non è totalmente vero, infatti, che i gatti non amino l’acqua. Ad esempio a loro piace molto berla fresca e limpida, ancora meglio se corrente. Aprite i rubinetti, o prendete una fontanella adatta e vedrete che si divertiranno un mondo”.
No ai cattivi odori e allo sporco
Il senso dell’olfatto dei gatti è quattordici volte più sviluppato di quello umano. Ecco perché i nostri amati mici sono in grado di riconoscere svariate tipologie di odori e alcuni di questi possono essere molto fastidiosi per loro, come ad esempio deodoranti, detergenti per la casa o particolari essenze profumate. Persino il nostro odore potrebbe essere poco apprezzato, tanto che spesso i gatti si leccano dopo che li abbiamo toccati e coccolati, per ridurre al minimo qualsiasi traccia del nostro odore.
Inoltre, è risaputo che i gatti sono degli animali estremante puliti e passano molto tempo a leccarsi il pelo. Il nostro compito è, quindi, quello di farli vivere in un ambiente più pulito possibile, a cominciare dalla loro lettiera.
“Il rapporto con la propria igiene è fondamentale per il gatto, soprattutto se si tratta della loro intimità. Una lettiera sempre pulita e fresca è una delle cose più importanti se volete vedere il vostro amico peloso felice e sereno”, commenta ancora Ignacio. “Esistono diverse tipologie di lettiera, assorbente, agglomerante o vegetale: l’importante è che si adatti alle esigenze e allo stile di vita del nostro micio. In generale, è preferibile utilizzare una lettiera a consistenza più fine, che non si attacca alle zampine, con un elevato potere assorbente per eliminare gli odori. E meglio quelle senza essenze, che possono risultare molto fastidiose per il naso sopraffino del gatto”.
No ai rumori forti
Proprio come l’olfatto, anche l’udito dei nostri amati gatti è particolarmente sensibile. I gatti, infatti, odiano i rumori troppo forti: clacson, musica troppo alta, urla, botti improvvisi, possono allarmare i felini facendo diventare aggressivi, in risposta alla paura e alla sensazione di pericolo.
Sarebbe quindi opportuno evitare di farli vivere in un ambiente domestico troppo caotico, o cercare di limitare rumori improvvisi, proprio per evitare di scatenare in loro sentimenti di angoscia e ostilità.
No ai contatti non richiesti
I gatti amano essere coccolati, ma l’importante è farlo quando vogliono loro. Per sua natura il felino è solitario e indipendente e quindi non ha costantemente il bisogno di contatto fisico per sentirsi amato e soddisfatto. Per questo è importante aspettare che sia lui ad avvicinarsi e richiedere una carezza e in quel momento potremo approfittarne e spupazzarcelo quanto vogliamo. Anzi no, perché di punto in bianco potrebbe stufarsi e andare via senza preavviso. D’altronde coi gatti è così: vogliono sempre avere l’ultima parola.