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Forasacchi, come proteggere i nostri amici a quattro zampe

Con l’arrivo della bella stagione le giornate si allungano, le temperature si alzano e ritorna la voglia di avventura nella natura, lunghe passeggiate e momenti di gioco all’aria aperta in compagnia dei nostri amici a quattro zampe. In questa stagione, però, in particolare tra aprile e ottobre, si assiste alla fioritura e maturazione di una tipologia di graminacee selvatiche, le cui spighe, dette più comunemente “forasacchi”, possono rappresentare un potenziale pericolo per gli animali.

Queste piante sono definite “infestanti”, poiché oltre a crescere nei campi, si incontrano facilmente anche nei parchi, nelle aree verdi cittadine o ai bordi delle strade. La caratteristica forma appuntita dei forasacchi li rende estremamente resistenti, tanto da riuscire a forare la cute dei nostri amici a quattro zampe.

La parte insidiosa della pianta ha una particolare conformazione: una sorta di peluria sulla superficie che, come tante piccole spine, penetra lo strato cutaneo, con il rischio di allontanarsi anche di molto dal punto di ingresso. Oltre al rischio di eventuali perforazioni interne, i danni che queste spighe possono provocare possono derivare anche da eventuali agenti patogeni veicolati.

Santévet, azienda specializzata nell’assicurazione sanitaria di cani e gatti, rivela tre importanti indicazioni per proteggere i nostri amici animali dai forasacchi e come agire in caso di necessità.

  • Per prima cosa, è bene ricordare che gli animali più predisposti sono soprattutto quelli a pelo lungo o con orecchie pendenti. I siti d’ingresso più comuni sono infatti gli spazi interdigitali, le orecchie ed il naso, così come l’area del petto o la parte ventrale del corpo, soprattutto nei cani a pelo lungo;
  • È fondamentale ispezionare sempre i nostri pets dopo le passeggiate e mantenere il loro pelo sempre in ordine e ben spazzolato;
  • È importante riconoscere i principali segnali legati al contatto con i forasacchi. I sintomi iniziali variano in base al sito di ingresso:
    • Orecchio: scuotimento anche violenti della testa, così come l’inclinazione costante di quest’ultima
    • Naso: starnuti compulsivi, scolo nasale unilaterale e tosse inarrestabile
    • Zampe: leccamento e zoppia

In caso di contatto sospetto, l’animale deve essere subito portato dal veterinario, poiché la permanenza del forasacco può, tra le altre cose, dare origine ad ascessi”, commenta Valentina Di Dio, Delegata Affari Veterinari di Santévet. “Il processo di rimozione di queste spighe deve essere svolto esclusivamente da un medico veterinario per evitarne la possibile rottura o che esse vengano spinte ancora più in profondità, causando infezioni o danni gravi agli organi interni.”