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“Io soffro, sento, amo”, l’appello di LNDC

LNDC Animal Protection dà il via a una raccolta firme indirizzata al Governo e al Parlamento italiano per chiederel’introduzione nel Codice civile di una norma che affermi che gli animali sono esseri senzienti e che garantisca loro i diritti fondamentali quali la vita, la salute e la possibilità di vivere un’esistenza in armonia con la loro natura e nel rispetto delle loro caratteristiche etologiche.

Chiunque abbia avuto modo di interagire con un animale di qualsiasi specie, o abbia avuto occasione anche solo di incrociare un suo sguardo, sa benissimo che queste creature provano esattamente le stesse sensazioni che proviamo tutti noi: paura, felicità, amore, sofferenza. 

L’Italia, nell’ultimo anno, ha fatto sicuramente dei passi avanti nel campo della salvaguardia del mondo animale, nel tendere loro la mano, ma decisamente non abbastanza. Come tutti ormai sanno, l’art. 9 della Costituzione è stato modificato e, tra i principi fondamentali del nostro ordinamento, è stata inserita la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e soprattutto è stata prevista una riserva di legge in base alla quale è riservata allo Stato la disciplina dei modi e delle forme di tutela degli animali. 

Ora, proprio sulla base di questa riforma costituzionale, è arrivato però il momento di riconoscere nel Codice civile lo status di “esseri senzienti” in capo agli animali, così come previsto dal Trattato di Lisbona, il quale specifica che gli Stati Membri della UE devono tenere ‘pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti’. Questo status è quindi già pienamente riconosciuto a livello europeo ed è ora che sia così anche a livello nazionale al fine di ottenere delle tutele migliori per tutti gli animali, senza distinzione di specie. 

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Questo riconoscimento rappresenterebbe un ulteriore passo in avanti per arrivare alla loro piena affermazione come esseri “viventi”, che – in quanto tali – non possono più essere considerati come delle “res” (cioè delle cose) ma come veri e propri soggetti di diritto ai quali, in futuro, potrà anche essere riconosciuta una forma di capacità giuridica. Ciò comporterebbe una tutela reale da parte dell’ordinamento e non solo una normativa finalizzata a diminuirne la sofferenza. Infatti, questa differente considerazione porterebbe al riconoscimento di una serie di diritti, primo tra tutti quello alla vita, che non potrebbe essere compromesso se non in caso di effettiva necessità. In vista di questo traguardo ambizioso, quale il riconoscimento di una soggettività giuridica per gli animali, è importante che sia loro riconosciuto in tutti i settori dell’ordinamento, e non solo nel diritto penale, lo status di “esseri senzienti”.

“Noi di LNDC Animal Protection, siamo orgogliosi di essere stati parte attiva in questi decenni nel far ottenere una serie di tutele crescenti per gli animali, in particolare per quelli “da compagnia”. Ora però la strada per arrivare a un ulteriore e necessario miglioramento è una sola: bisogna fare un salto di qualità e riconoscere finalmente agli animali lo status di ‘esseri senzienti’ nel nostro Codice Civile”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Per questo abbiamo deciso di lanciare una petizione indirizzata al Governo e ai Presidenti delle Camere del Parlamento Italiano affinché gli animali non umani abbiano finalmente il loro posto nel mondo e smettano di essere considerati ‘cose’. Ad oggi, infatti, il nostro ordinamento non li considera dei soggetti di diritto ma solo degli oggetti.”

Gli animali soffrono, sentono, amano, per questo LNDC Animal Protection lancia un appello a tutti i cittadini italiani per chiedere di condividere l’iniziativa e firmare per sostenere questa battaglia di civiltà che porti a garantire e difendere i diritti fondamentali degli animali quali la vita, la salute e la possibilità di vivere un’esistenza in armonia con la loro natura e nel rispetto delle loro caratteristiche etologiche.