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#siamotuttisottotiro. LNDC Animal Protection lancia una petizione contro la caccia

Con l’emendamento “caccia selvaggia” il Governo sta demolendo i capisaldi della nostra legislazione ambientale, peraltro mettendo a rischio la vita degli animali insieme a quella degli esseri umani. Con questa raccolta firme LNDC Animal Protection chiede di fare un passo indietro, con l’auspicio che la caccia prima o poi scompaia del tutto dal nostro Paese. L’attività venatoria infatti è crudele e inefficace anche per il cosiddetto contenimento della fauna, che si potrebbe gestire con metodi basati su direttive scientifiche e rispettosi della vita degli animali“.

Da sempre LNDC Animal Protection si batte contro la caccia, un hobby crudele che di fatto è uno sterminio legalizzato. Oggi però la situazione sta veramente diventando fuori controllo e per questo l’associazione ha deciso di lanciare una raccolta firme indirizzata al Governo per mettere fine a questa barbarie.

Infatti, la Legge di Bilancio recentemente approvata dal Parlamento contiene una drammatica modifica della Legge 157/92, generalmente conosciuta come legge sulla caccia ma che in realtà è una normativa per la tutela della fauna selvatica. In base al nuovo testo dell’art. 19 della L. 157/92 i cacciatori potranno essere autorizzati dalle Regioni a entrare praticamente ovunque, anche nei parchi, nelle aree protette e nelle città, per attuare cosiddetti “piani di controllo della fauna selvatica”. Ciò significa che potranno sparare indiscriminatamente agli animali selvatici ovunque si trovino. 

Per sensibilizzare sulla gravità di questa deriva che sta prendendo la gestione della fauna selvatica in Italia, LNDC Animal Protection ha lanciato quindi una petizione che prevede una grafica ad alto impatto emotivo e l’hashtag #siamotuttisottotiro, per sottolineare la pericolosità delle ultime scelte governative. Sono disponibili anche filtri Instagram per partecipare attivamente alla campagna e diffondere il messaggio dell’associazione.

Con la possibilità di cacciare anche nelle aree protette e in città, siamo tutti a rischio”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Per questo la nostra campagna di raccolta firme si chiama ‘Siamo tutti sotto tiro’, perché di fatto è così e per una volta potremo sperimentare quel costante senso di incertezza e pericolo con cui la fauna selvatica è costretta a convivere da sempre. Gli incidenti di caccia erano già centinaia ogni anno con le norme precedenti e con questa modifica sono destinati ad aumentare esponenzialmente. Allo stesso tempo, gli animali selvatici non avranno più alcuna zona franca dove sfuggire ai cacciatori. Tutto questo non è in alcun modo accettabile.” 

“Bisogna ricordare anche che la cosiddetta ‘legge sulla caccia’, la 157/92, è in realtà una legge sulla protezione della fauna selvatica secondo la quale la caccia dovrebbe essere un’eccezione. Un’eccezione che peraltro auspichiamo venga del tutto annullata quanto prima” fa sapere Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali  LNDC Animal Protection. “Tuttavia, ormai i cacciatori hanno sempre più libertà di azione e sempre meno restrizioni e vengono loro affidate persino le cosiddette attività di ‘controllo’ della fauna senza il previo utilizzo dei “metodi ecologici” e l’acquisizione di un parere vincolante di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale). Una follia che sta demolendo di fatto i capisaldi della nostra legislazione ambientale (legge 157/92 e legge 394/91)”. 

LNDC Animal Protection ricorda anche che la caccia come metodo di contenimento di alcune specie animali, come ad esempio i cinghiali, si sia rivelata un clamoroso flop. Nonostante l’attività venatoria sia praticata da decenni, infatti, la popolazione di questi animali continua a crescere.

Per questo, anziché fossilizzarsi su una scelta crudele e inefficace solo per compiacere una lobby, è ora di cominciare a intraprendere azioni più concrete che possano realmente aiutare a contenere la popolazione di selvatici nel rispetto delle loro vite e della biodiversità, al contempo migliorando la convivenza con gli umani: incentivare l’uso di dissuasori, migliorare la gestione dei rifiuti urbani, avviare un piano di sterilizzazione farmacologica, realizzare attraversamenti per la fauna sulle strade extraurbane per prevenire gli incidenti stradali.