Sembra ieri. Eppure sono anni.
Anni che racconto su Facebook delle avventure dei miei genitori o ancora prima ai miei amici di persona. Anni in cui mezzo mondo è passato a casa loro, poi a casa mia e poi in giardino a far grigliate e far festa. Anni in cui Siora Mare capitava alle nostre spaghettate alle 6 del mattino per parlare di qualsiasi cosa.
Anni in cui la mia vita è cambiata in maniera totale e inimmaginabile.
Anni in cui progettavo di scrivere prima o poi un Blog sulle loro avventure e quando mi sono finalmente decisa e ho avuto materialmente il modo di farlo, ormai Siora Mare era in casa di riposo. Non per scelta nostra. Ma in certi casi, per il bene della persona, devi fare un passo indietro e metterti da parte. Affidarla a chi magari non potrà amarla così tanto, ma può curarla e prendersi cura di lei meglio di te.
È proprio così che parte Sior Pare & Mi.
Dalla storia di una povera Caregiver come tante. Che dopo anni di notti insonni e poi a lavorare sempre col pensiero che da un momento all’altro possano chiamarti per un emergenza, e fai l’agente di commercio in giro per l’Italia, decide di mollare tutto.
E ricominci a vivere.
Inizia con il Sior Pare che intanto diventa ipovedente. E l’unico amore della sua vita non lo riconosce nemmeno più per la demenza senile. Già da anni debilitata da BPCO, dopo una brutta polmonite bilaterale, viene prima ricoverata in ospedale e poi in RSA.
In tutto questo è il 2020. Pandemia mondiale. E tu cosa puoi fare?
Stai con lui. Bevete. Cazzeggiate. Guardate i soliti film. Piangete, ridete, bevete.
Leggi Facebook, Instagram, Tik Tok, twitter… e ti chiedi:
Perché queste persone si lamentano?
Hanno la salute, un lavoro, l’amore… sono solo chiuse in casa con sé stessi… Come possono loro essere così disperati quando noi non abbiamo notizie di Siora Mare se non una volta a settimana (forse) e il Sior Pare ormai non ci vede quasi più niente e, comunque, è sempre che fa qualcosa per rendere la nostra vita migliore?
Può forse questo vecchio ultraottantenne darci la chiave di lettura delle nostre vite?
È stata questa la domanda. È stata questa la sfida.
Ed è esattamente così che nasce Sior Pare & Mi.
Il Lockdown era appena finito, le persone uscivano. Ma in quei mesi le avventure del Sior Pare erano state d’esempio e di forza a molte persone. Persone che avevano capito che le loro sofferenze, le loro mancanze, erano niente in confronto a questo vecchio venezianaccio, rimasto orfano a 6 anni, che riusciva comunque a trovarci una battuta, un modo di far ridere, nonostante tutte le brutture e le perdite che la vita gli aveva dato.
Quel primo articolo uscito qui 3 anni fa, nel Giornale delle Buone Notizie, è stato letto da più di mille persone.
Molte di loro, già subito, mi hanno scritto dicendo che avevo cambiato il loro modo di vedere le cose, la prospettiva di vita, il punto di vista.
Ricordo messaggi in cui mi dicevano: “Certo, la mia vita è una merda, ma come fate voi a ridere e divertirvi che state passando l’inferno?“
In tutto questo la vita normale è più o meno ricominciata ma abbiamo perso prima Koko e poi Siora Mare.
La riposta del Sior Pare è sempre e solo una:
“Go tempo par star steso e dormir e no provar niente… intanto cossa te cusino doman?“
Grazie di cuore a tutti voi che ci seguite e ci volete bene. Sembra banale, ma ci date sempre e comunque forza.
Anna