“Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus“
Che cos’è un nome? Una parola con cui definiamo una cosa o una persona. Come tutte le persone anche il Sior Pare ovviamente ne ha uno, ma, come spesso capita, viene chiamato più spesso con soprannomi.
Fin da piccola l’ho chiamato dai modi più classici a quelli più assurdi: Papi, Papo, Pappo, Pelo… fino a che, più o meno dal ’94, io lo chiamo Sior Pare (leggi qui il motivo) e di conseguenza anche i miei amici hanno iniziato a far altrettanto.
In realtà fin da piccolo l’hanno sempre chiamato con nomignoli, sua sorella più grande lo chiamava Andrellino, le zie Lollino. Quando si è sposato con Siora Mare invece, mia nonna materna lo chiamava Graziello. Questo perché nella sua testa se sua nuora si chiama Graziella, il genero poteva solo chiamarsi allo stesso modo ma al maschile.
E Siora Mare? Non è mai stata tipa da smancerie. Per quanto veneziana Doc, non ha mai avuto la prerogativa tutta nostrana di chiamare chiunque “Amore” o più propriamente ” ‘more“, figuriamoci il suo sposo! Mai sentito un “tesoro“, “Caro“, ecc. al massimo un classico “Paapaaaà“, ma solo quando doveva chiamarlo per dirgli che c’era qualcosa in televisione che gli piaceva e per deriderlo un po’.
E quindi?
- “Ciò, Andreo, certo che ti ga proprio un nome da dona… Eo so che tuti i nomi ebraici maschili i finisse in A, anca se el tuo xe grego e sarìa tuto tranne che femminile, ma me fa massa strano... (Eh, Andreo, certo che hai proprio un nome da donna… Lo so che tutti i nomi ebraici maschili finiscono con la A, anche se il tuo è di origine greca e sarebbe tutto tranne che femminile, ma mi fa troppo strano…) ”
Da lì Andreo rimase, talmente tanto che ormai chi non lo chiama “Sior Pare” lo chiama così.
Ma in fondo, cos’è un soprannome? Un modo ricco di sentimento e significato per chiamare una persona speciale e distinguerla da tutte le altre.
Ma quindi qual è il suo nome? Il Sior Pare è l’ultimo di sei fratelli. Il primo, di nome Andrea, morì poco dopo la nascita, fu così che quando nacque l’ultimo, i suoi genitori decisero di chiamarlo nello stesso modo.
Anna