- “Gavarìa proprio vogia de magnar un fià de pesse… xe tanto che no eo magnemo… (Avrei proprio voglia di mangiare un po’ di pesce… è tanto che non lo mangiamo…)”
- “Papà, lo mangiamo sabato! Abbiamo di tutto di più!“
- “Parché sabo? Xe già Nadal? (Perché sabato? È già Natale?)”
- “Eh sì papà, sabato è la vigilia!“
- “Ora de sabo… ma che giorno xe ancùo? (Ora di sabato… Ma che giorno è oggi?)”
- “È il 22…“
- “De già???“
- “Eh sì… e quindi cosa devi fare oggi?“
- “Nettar casa… (Pulire casa…)”
Non è sempre facile per il Sior Pare tener conto dei giorni che passano, in fondo per lui ormai sono tutti più o meno uguali, soprattutto se non ci sono campionati e coppe di calcio a scandirne la differenza! Ecco quindi che il suo incubo si materializza: pulire casa! Non che non lo faccia sempre, per carità, ma quando ci sono le feste la si fa tutta di fondo, polvere sui mobili compresa. E ogni scusa è buona per far fare a me….
- “Ciò, mi go mal de schiena a passar l’aspirapolvere, vado megio co ea scoa! El mocio?? Naaaa, strasso e spassetton, vado megio. E dopo go da passar anca ea lucidatrice! (Eh, io ho mal di schiena a passare l’aspirapolvere, vado meglio con la scopa! Il mocio?? Naaaa, straccio e spazzettone, vado meglio. E dopo devo passare anche la lucidatrice!
- “Ma papà, già ti stà in pìe per miracoeo, te manca soeo de svoar co ea cera in tera! (Ma papà, già stai in piedi per miracolo, ti manca solo di volare con la cera per terra!)
- “Ma xe più beo el marmo co ea cera! Fa più bea figura! (Ma è più bello il marmo con la cera! Fa più bella figura!)”
Le vecchie abitudini non muoiono mai, vagli tu a spiegare che farebbe meno fatica e metterebbe meno in tensione la schiena!
- “Ma cossa magnemo quindi sabo? Cossa ti ga tolto? (Ma cosa mangiamo quindi sabato? Cosa hai comprato?)”
- “Ancora papà! A pranzo antipasti con i gamberetti, sottaceti, il risotto di pesce e il branzino al forno più i contorni…“
- “Ecco, e dopo ea sera?“
- “Alla sera abbiamo i folpetti, le canocie, le cappe sante e quello che è avanzato del branzino che è bello grosso“
- “Go capìo… ma mi go da cusinar anca el ragù par i cannelloni ripieni de Domenega! Ti vedi che no go tempo par nettar casa? (Ho capito… ma io devo cucinare anche il ragù per i cannelloni ripieni di Domenica! Vedi che non ho tempo per pulire casa?)”
- “Per questo ti ho detto che devi iniziare a farlo oggi!“
23 dicembre, ore 12. 50. Arrivo a casa tutta trafelata dopo aver passato la mattina a prendere le ultime cose. Entro dal Sior Pare. Tutto buio. Sento una voce provenire dalla camera da letto:
- “Ciò, cossa ti ghe fa zò cussì presto? (Eh, cosa ci fai giù così presto?)”
- “Ma no ti sarà miga ancora in letto!??? (Ma non sarai mica ancora a letto!???)”
- “Ciò, me so svegià che gera e 9 ma gera massa presto… (Eh, mi sono svegliato che erano le 9 ma era troppo presto…)”
- “Papà… è l’una!!! Alzati!!!“
- “Ma come, un botto?? De già??? Ti va a tor ti el pan? (Ma come, l’una?? Di già??? Vai a prendere tu il pane?)”
- “Io metto su da mangiare, il pane te lo vai a prendere nel pomeriggio! E d’ora in poi ghe digo ad Alexa de svegiarte tute e mattine ae dieze! E dopo no stame più dir che no ti ga più tempo per far e robe! (Io metto su da mangiare, il pane te lo vai a prendere nel pomeriggio! E d’ora in poi dico ad Alexa di svegliarti tutte le mattine alle dieci! E dopo non dirmi più che non hai tempo per fare le robe!)”
Il pomeriggio prosegue tra la visione di Shrek e il solito riepilogo di cosa cucinare nei due giorni seguenti:
- “Vedeo rosto, zambon, saeame, polpeton, macinato, bisi. Ah, tol el mandorlato e tuti i dolsetti. I canelloni i gavemo? E ea besciamella par i caneeoni? E el pesse da Fabio ti eo ga già tolto?? (Vitello arrosto, zampone, salame, polpettone, macinato, piselli. Ah, prendi il mandorlato e tutti i dolcetti. I cannelloni ce li abbiamo? E la besciamella per i cannelloni? E il pesce da Fabio il pescivendolo di fiducia lo hai già preso??)”
- “Preso tutto, e da Fabio vado domani mattina. La besciamella ho preso quella senza lattosio così posso mangiarla senza problemi.“
- “Eora mi cossa gogio da far doman de mattina?? (Allora io cosa devo fare domani mattina??)”
- “Devi preparare il risotto di pesce e il branzino, gli antipasti li faccio io“
- “E doman de sera? (E domani sera?)”
- “Faccio io, tu inizia a preparare per il 25.“
24 dicembre, finisco i vari giri per negozi e supermercati, apro la porta di casa ed è pervasa da profumini deliziosi. Il Sior Pare ha già fatto tutti i pacchettini dei regali, io porto giù l’albero di Natale con le palline e le lucine Vintage degli anni ’80.
- “Eora, il ragù e i bisi xe pronti, el risotto xe sul fogo, branzin in forno… (Allora, il ragù e i piselli sono pronti, il risotto è sul fuoco, branzino in forno…)”
- “Io ora vado a preparare il resto“
Tra un aperitivo, un piatto di pesce e l’ennesima visione di “Pomi d’ottone e manici di scopa” iniziano i festeggiamenti.
Buon Natale da Sior Pare e Siora Fia