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Sior Pare e le Olimpiadi 2024

Sapete ormai tutti quanto sia un grande appassionato di sport il sior Pare.

Il calcio e il basket di certo i suoi preferiti, ma non c’è uno sport che non gli piaccia. Di certo il Baseball e il Football americano, ma quest’anno non c’erano, quindi è stato facile renderlo partecipe anche quest’anno delle Olimpiadi.

Tokyo 2020 è stata un’emozione unica, tra inni dei primi posti e gare emozionanti, e quest’anno non sapevamo cosa aspettarci.

  • Ciò l’Italia nel basket no ghe xe, el calcio neanca, cossa vardemo?” (Eh, l’Italia nel basket non c’è, il calcio nemmeno, cosa guardiamo?)
  • Papà hai 52 discipline da guardare, abbiamo italiani ovunque!
  • Ah, ben ben, co cossa scominsiemo?” (Ah, bene bene, con cosa cominciamo?)
  • C’è il nuoto, la scherma poi l’atletica dove abbiamo uno squadrone in entrambi. Dopo ci sono judo, boxe, vela, tennis gavemo italiani ovunque.

E iniziano così le gare… tra il nuoto e le qualificazioni del tennis, non c’era un pranzo o una cena senza i canali Rai che trasmettessero le gare che ci interessavano.

Pur vedendoci sempre meno, il Sior Pare non appena finiva il cibo che aveva nel piatto, girava la sua sedia verso il televisore e si metteva in contemplazione, ascoltando le gare.

  • Qua chi xe che gavemo?” (Qua chi abbiamo?)

E c’era l’elenco degli atleti in gara. Non appena partiva lo starter, io iniziavo a urlare e incitare i nostri atleti. E lui subito:

  • Come semo messi? In che posission xe?” (Come siamo messi? In che posizioni sono? )

Per poi finire con il mio urlo finale in base al risultato:

  • Seeeeeeeeeee!!!!!!

Il che significava medaglia, “Ca….z ” (O ben di peggio )Se eravamo giù dal podio

E l’eco sua dietro:

  • “Gavemo vinto? ” (Abbiamo vinto?)
  • Secondo ti?

Non avendo la differita, quest’anno era tutt’uno, finiva una e iniziava un’altra gara. Ma tra il caldo e il fatto che per lui diventa difficile seguire tutto, le gare di tennis sono il suo tallone d’Achille:

  • “Ciò no vedo a baetta”. (Eh, non vedo la pallina)

Quindi post pranzo diventava una sfida stare svegli. E tra una russata e l’altra, al pomeriggio senza di me era una goduria.

Fortuna che c’è SKY Sport 24 che tiene aggiornati tutti su tutti gli sport, e quindi alla sera per la cena era preparatissimo:

  • Ciò, ma ti ga visto che gare oggi pomeriggio? I se gà quaificà tutti? (Eh, ma hai visto le gare oggi pomeriggio? Si sono qualificati tutti?)

Oppure,

  • Ciò, oggi gavemo vinto na medaglia, ma gavemo a final de scherma stasera. “(Eh, oggi abbiamo vinto una medaglia, ma abbiamo la finale della scherma stasera)

Passano i giorni, e gara più gara meno, quando c’è l’lnno di Mameli, ha sempre il sorriso a 32 denti e gli occhi sbrilluccicosi verso la TV e quell’atleta che l’ha vinto.

Fino ad arrivare all’ultimo giorno. La finale di pallavolo femminile.


Ecco, se potessimo fare la classifica dopo il basket e il calcio, dei suoi sport preferiti troveremmo sicuramente la scherma e la pallavolo.

Eccolo quindi pranzare ascoltando il primo set, sparecchiare la tavola all’inizio del secondo, e ascoltare in rigoroso silenzio, mie urla ( e qualsivoglia) permettendo.

Siamo due a zero per noi, il terzo set dovrebbe venir facile, ma non sempre è così.

E così tra un “Chi gà fatto punto?” (Chi ha fatto punto) e un “Quanto semo?” (quanto siamo?) arriviamo ai tre punti finali.

Punto per noi, parte un mio “Seeeeee” e lui: “Gavemo vinto?” (Abbiamo vinto?).


Mancano due punti, papà.”

Battuta, segnano gli USA:

  • No ca°@@[#
  • Punto per iori?” (Punto per loro?)
  • Si….”

Battuta

  • Seeeeeeee, dai fie, ghe ne manca uno!”. (Seeeeeeee, dai ragazze che ne manca uno!)


Si sposta in avanti sulla sedia, tutto dritto, con il sorriso e gli occhi lucidi.

I commentatori, insieme a noi non stanno più nella pelle.

Battono le azzurre, gli USA ricevono, alza, schiaccia, ma è fuori.

La casa trema dal mio “SEEEEEEEE“, i commentatori alla TV urlano ripetutamente “Oroooooo, orooooo, orooooo“, e tra le lacrime in casa e in casa Rai, a lui non serve nemmeno chiedere se abbiamo vinto o meno.


Con gli occhi lucidi e il sorriso sornione non può che attendere il beneamato Inno di Mameli, a coronare questi 15 giorni di sport a tutto tondo.

ABC

Nasce a Venezia e fin da piccola coltiva la passione per lo sport, la scrittura e l'Oriente. Prima cestista, poi calciatrice, infine allenatrice. Lotta da sempre per l'uguaglianza nello sport. Caregiver del Sior Pare, convive con 4 gatti maschi