Quando qualcuno ci parla di “biciclette volanti”, la prima cosa che ci viene in mente è certamente la celeberrima scena tratta dal film E.T. l’extra-terreste, dove il protagonista Elliott Taylor e E.T. si librano in volo a bordo di una bici in una delle sequenze più famose della storia del cinema firmato Spielberg. Ma sembra che dobbiamo rivedere il nostro immaginario: il mito della bici volante è ora realtà, e, spendendo un bel po’ di soldi (circa 80.000 euro) potrà essere nostra già dalla fine di quest’anno.
Si chiama Jetson ONE, è il primo veicolo elettrico pensato per gli spostamenti a mezz’aria (max 500 metri), e sembra che per guidarlo non sia nemmeno necessaria una patente apposita.
Jetson ONE: che cos’è?
Stiamo parlando davvero di un veicolo, con le sembianze di una bicicletta, con ali e pedali e in grado di volare? Non proprio, ma il concetto è molto simile. La Jetson ONE è un velivolo eVTOL (electric Vertical Take-off and Landing), ossia un aereo elettrico, ad atterraggio e decollo verticale, dotato di un singolo posto a sedere e di una struttura pieghevole: i costruttori hanno puntato molto su leggerezza (in totale 86 kg) e maneggevolezza in modo da rendere questo veicolo l’ideale per spostamenti a breve e media distanza alla velocità massima di 100 km orari.
Costruita in alluminio e fibra di carbonio, esattamente come le bici da corsa, il modello Jetson ONE viene tenuto a mezz’aria da BEN otto motori elettrici posizionati in modo da far sembrare il velivolo una sorta di mini elicottero o di drone con passeggero. Tutta la struttura pesa 86 kg ed è in grado di toccare e superare 100 km orari. L’unico neo, almeno per ora, è l’autonomia. Il Jetson ONE può infatti volare solo per 20 minuti e ha poi bisogno di essere tenuto in carica per almeno altri 60 per tornare a spiccare il volo.
Chi ha costruito la bicicletta volante?
Dietro la bici volante c’è la Jetson, un’azienda svedese fondata da Tomasz Patan e Peter Ternstrom; sul sito ufficiale, sul quale la ONE è chiaramente il prodotto di punta, si legge che la missione dell’azienda è quella di cambiare la mobilità e il modo in cui gestiamo i nostri spostamenti, rendendo percorribili anche i cieli. Questo primo, grande passo sembra essere molto promettente. Una curiosità: la messa a punto finale della Jetson ONE è avvenuta in Italia, precisamente in provincia di Arezzo.
Come funziona e come guidarla
Il funzionamento della Jetson ONE ruota attorno a un joystick da manovrare, e a dei pedali da spingere, il tutto attivato da una leva che consente di accelerare. In aggiunta, il veicolo è dotato di una tecnologia nota come LIDAR, che sta per Light Detection and Ranging: in sostanza, mediante raggi laser, viene generata una mappa che la stessa “bici volante” utilizza per percepire ed evitare gli ostacoli, garantendo la sicurezza del pilota. A questo proposito, l’azienda ha comunicato che il veicolo funziona anche in caso di guasto e che per qualsiasi emergenza è presente un paracadute a bordo.
Il difetto principale della bici volante, al momento, consiste nella durata delle prestazioni: il velivolo ha un’autonomia di 20 minuti, dopodiché deve essere messo in carica per un’ora; per adesso queste cifre si traducono in una certa scomodità, ma la Jetson ha già fatto sapere di essere al lavoro per potenziare ulteriormente il mezzo. Jetson ONE funziona sfruttando una batteria al litio che genera fino a 120 cavalli di potenza e permette al veicolo di arrivare alla velocità di 100 km all’ora.
E poi le dolenti note…
Da quando è stata lanciata, nell’ottobre 2021, sono state vendute oltre 250 bici volanti. Sono ora aperti gli ordini per le consegne successive al 2023. Il suo valore è di 68 mila sterline, circa 80 mila euro. Ma questa cifra, direi elevatissima, non ha spaventato le migliaia di persone che hanno già effettuato il preorder. Nel caso nemmeno voi siate scoraggiati e vi ritenete disposti a tutto per mettere mani e piedi su una bicicletta volante, sappiate che oltre a dover aspettare qualche mese in coda sarà necessario versare un acconto di “soli” 20.000 €.
Considerazioni finali
Questo velivolo mi ricorda il “drone velivolo” da me descritto nel racconto fantascientifico “La Crudeltà del Paradiso”, nel mio terzo libro “La Rosa dei 20”, scritto nel 2009, e pubblicato nel GBN… Ops! non l’ho ancora pubblicato! Pardon! Provvederò. Che dire? 20 minuti di autonomia, 100 km orari di punta, media di 70 orari fra decollo, accelerazione e atterraggio, 25-30 km al massimo di percorrenza a 500 metri di altezza… a patto che il pilota pesi meno di 85 kg. Di sicuro dobbiamo trovarci la fidanzata nelle vicinanze, casa con giardino e che non disdegni i pesi welter. Poi non possiamo certo limitare l’approccio a meno di 60 minuti, il tempo di ricaricare la batteria… intendo quella della bici! Altrimenti, continuiamo con Flixbus: viaggio lungo, sicuro e… con i piedi per terra.
Vincent
Scrittore, Musicista, Informatico
Fonti: Il Messaggero, articolo “Bici volanti in commercio: come funzionano e cosa serve per guidarle”,
Magazine on-line Esquire.com, articolo “Arriva in Italia la bicicletta volante, funziona davvero e viaggi dove vuoi”,
Magazine on-line ecoo.com, articolo “Bici volanti diventano realtà: quanto costano e come funzionano”