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Arte e Scienza per il cinquecentenario della nascita di Ulisse Aldrovandi

C’è un episodio del Rinascimento italiano tanto importante quanto poco conosciuto, forse perché messo in ombra dai capolavori dell’arte e dell’architettura che tutto il mondo riconosce. È il risveglio delle scienze naturali. Protagonisti un piccolo gruppo di medici, farmacisti e naturalisti, tra cui spicca Ulisse Aldrovandi, che per la prima volta uscirono a studiare animali e piante in natura, anziché solo sui libri, muovendo i primi passi verso la scienza come la conosciamo oggi.

La mostra L’altro Rinascimento è un’occasione unica per rivivere questo straordinario episodio della cultura europea. Grazie a testimonianze scientifiche e a opere d’arte mai finora riunite. Grazie alla ricchissima raccolta di oggetti appartenuti ad Aldrovandi custodita dall’Università di Bologna. Grazie a un racconto che prende per mano ogni visitatore e lo accompagna in un viaggio per scoprire come, da antichi, abbiamo cominciato a essere moderni.

L’ALTRO RINASCIMENTO. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo

In occasione del cinquecentenario della nascita di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), il Sistema Museale di Ateneo – SMA, in collaborazione con la Biblioteca Universitaria di Bologna, con il contributo di Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni, e con il patrocinio del Comune di Bologna e del Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR, Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea – ISEM inaugura la mostra di arte e scienza “L’altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo”, aperta al pubblico dall’8 dicembre 2022 al 10 aprile 2023 presso il Museo di Palazzo Poggi (Via Zamboni, 33 – Bologna.)

Un percorso espositivo nato per accompagnare il visitatore in un viaggio alla scoperta di un episodio del Rinascimento tanto importante quanto poco conosciuto, perché messo in ombra dai capolavori dell’arte e dell’architettura che tutto il mondo riconosce: il risveglio delle scienze naturali.

Se gli artisti avevano cercato di imitare e superare i capolavori della classicità, i filosofi le idee, e gli umanisti la letteratura, negli ultimi decenni del Cinquecento Ulisse Aldrovandi e un piccolo gruppo di naturalisti, medici e farmacisti italiani decisero di ripercorrere le orme di Aristotele e di Plinio, trasformandosi da umanisti in scienziati. A loro dobbiamo tre insospettabili eredità. Per la prima volta uscirono a studiare animali e piante in natura, anziché solo sui libri, muovendo i primi passi verso la scienza come la conosciamo oggi. Cominciarono a raccogliere collezioni che diventeranno i musei di storia naturale. Fecero realizzare le prime vere immagini della natura, creando un immaginario della natura che è ancora il nostro.

Della straordinaria vicenda di questo manipolo di proto-scienziati si sarebbero potuto perdere le tracce, se l’Università di Bologna non avesse conservato nelle sue collezioni e nella sua biblioteca un patrimonio eccezionale di oggetti, immagini, libri e manoscritti, legati sia al lascito fatto da Aldrovandi alla città, sia alle raccolte dell’Istituto delle Scienze creato più tardi da Luigi Ferdinando Marsili.  

L’altro Rinascimento offre infatti al visitatore molti dei “gioielli” custoditi dall’Alma Mater, in gran parte mai esposti prima, fra i quali il Codice Cospi, uno dei soli tredici codici precolombiani sopravvissuti al mondo, alcune delle più antiche mappe del mondo conosciuto, i volumi con le tavole illustrate fatte dipingere da Aldrovandi, e naturalmente la collezione naturalistica del grande scienziato bolognese, unica arrivata sino a noi nella sua quasi interezza, oltre che la più grande, importante e famosa del suo tempo. Insieme a loro ci sono oggetti e opere d’arte provenienti da importanti musei italiani, come l’Accademia Carrara di Bergamo, la Galleria Spada e il Museo delle Civiltà di Roma, insieme a videoproiezioni immersive e installazioni digitali.

Il percorso espositivo parte dallo “shock culturale” seguito alla scoperta del Nuovo Mondo. Racconta il passaggio dallo studio dei libri degli antichi allo studio empirico della natura, ma anche il permanere della fascinazione medievale e rinascimentale per il meraviglioso e il mostruoso. Mostra la nascita e le splendide realizzazioni della prima stagione dell’illustrazione naturalistica e scientifica. Discute la “scoperta” dell’umanità dei nativi americani. Ricostruisce poi la casa-museo di Aldrovandi, per seguire infine lo sviluppo delle rinate scienze della vita nei secoli seguenti attraverso una “Wunderkammer” con alcuni degli oggetti più straordinari conservati nelle collezioni dell’Università di Bologna.

Il tutto “cucito” insieme dal racconto di un’audioguida in cui il curatore della mostra accompagna personalmente il visitatore di oggetto in oggetto, sulle tracce del passato e alla scoperta delle radici del presente. Per scoprire come, da antichi, abbiamo cominciato a essere moderni.

Nata da un’idea di Roberto Balzani, professore dell’Alma Mater e Presidente del Sistema Museale di Ateneo, la mostra è curata da Giovanni Carrada, esperto di comunicazione della scienza e del patrimonio culturale, con la consulenza scientifica dei professori Giuseppe Olmi e Davide Domenici dell’Università di Bologna.

L’altro Rinascimento rappresenta l’evento principale del più ampio programma di celebrazioni dei cinquecento anni della nascita di Aldrovandi promosso dal Sistema Museale di Ateneo e dalla Biblioteca Universitaria di Bologna. In concomitanza con l’apertura al pubblico della mostra, si potrà assistere gratuitamente ad una scenografica videoproiezione serale dedicata al “teatro di natura” illustrato dello scienziato bolognese in piazza Antonio Scaravilli.  Il video sarà proiettato in loop ogni giorno a partire dall’8 dicembre 2022 fino al 31 gennaio 2023, dalle ore 18.00 alle ore 24.00.

La mostra si inserisce in una serie di occasioni espositive cittadine, collegate da un ideale passaggio di testimone: dal contesto rinascimentale della mostra su Raffaello in Pinacoteca, alla restituzione del progetto del grande proto-scienziato a Palazzo Poggi, alle suggestioni dischiuse dai percorsi visionari fra arte e scienza dell’esposizione Oltre lo spazio, oltre il tempo – Il sogno di Ulisse Aldrovandi, in programma presso il Centro Arti e Scienze Golinelli dal 3 febbraio al 28 maggio 2023, a cura di  Fondazione Golinelli e Sistema Museale di Ateneo.

Ingresso gratuito per gli studenti e il personale dell’Università di Bologna.