AW609, il convertiplano del futuro

Il convertiplano AW609, una tra le innovazioni tecnologiche più significative dell’attuale panorama aeronautico mondiale, parteciperà allo Jesolo Air Show il 27 e 28 agosto.

È la prima presentazione in Italia nel corso di un evento in grado di coinvolgere il vasto pubblico come quello della manifestazione aerea che si terrà sul litorale.

Tecnicamente il convertiplano è un aeromobile progettato e costruito per ottenere una sintesi efficace tra la versatilità operativa dell’elicottero e i vantaggi prestazionali propri dell’aeroplano.

Nell’AW609, l’asse dell’albero rotore è verticale per le operazioni di volo nella configurazione elicottero. Appena raggiunta un’idonea velocità, gli alberi sono ruotati progressivamente in avanti fino a che, raggiunta la posizione orizzontale, i rotori agiscono come eliche traenti.

Durante questo processo di trasformazione, che si completa all’interno di un “corridoio” di conversione ideale gestito automaticamente dai computer di bordo, la portanza è trasferita dai rotori all’ala.

Non vi sono improvvisi cambi di quota o di caratteristiche di volo durante la conversione, nel corso della quale il pilota conserva il pieno controllo del velivolo.

La capacità d’integrare caratteristiche tanto diverse in un compromesso ottimale permette di ovviare ai limiti dell’ala fissa (richiesta d’ingenti spazi liberi per decollo e atterraggio, elevata distanza degli aeroporti dal centro delle città, elevati tempi morti per i passeggeri, impossibilità di effettuare il volo a punto fisso) e a quelli dell’ala rotante per quanto concerne le prestazioni.

Il risultato è un aeromobile che consente sia il volo stazionario unito al decollo e atterraggio verticale, sia un raggio d’azione e una velocità di crociera doppia rispetto a un elicottero di pari capacità così come una quota operativa ben più elevata per superare condizioni meteo difficili.

L’AW609 pone l’industria nazionale in una posizione di primo piano nello sviluppo e introduzione di tecnologie ‘fast rotorcraft’ e consente quindi di superare, in maniera unica, tutti i limiti intrinseci del volo verticale, non solo quelli relativi alla velocità massima.

L’AW609, il cui peso massimo al decollo è di circa 8 tonnellate e la cui cellula è stata realizzata interamente in moderni materiali compositi, è in grado di compiere la procedura di conversione (dal profilo di volo tipico dell’elicottero a quello dell’aeroplano e viceversa) in circa 40 secondi.

Questa versatilità, oltre a garantire velocità e autonomia molto più elevate di un elicottero, permette al convertiplano AW609 di volare a un’altitudine di quasi 8.000 metri grazie ad una cabina pressurizzata e al previsto sistema di protezione contro la formazione di ghiaccio.

L’AW609 è provvisto di un triplice sistema di controllo del volo digitale del tipo fly-by-wire (FBW), che assicura eccellenti caratteristiche di manovrabilità, riduzione del peso complessivo dell’aeromobile, sicurezza e semplicità/contenimento dei costi di manutenzione.

Le prestazioni uniche, in particolare velocità, raggio d’azione, agilità e flessibilità sono ideali in missioni di trasporto passeggeri, trasporto offshore a supporto all’industria energetica, pattugliamento, ricerca e soccorso, trasporto medico-sanitario, protezione civile, operazioni speciali e altri compiti di pubblica utilità e governativi.

Ove l’elicottero non consente lunghe permanenze ad alta quota ed elevate velocità, il convertiplano garantisce migliori prestazioni in termini di altitudine ed è in grado di coprire più ampi spazi nell’unità di tempo, pur mantenendo la possibilità di decollare ed atterrare verticalmente.

Per il trasporto passeggeri (fino a nove più pilota e copilota), l’AW609 è in grado di collegare il centro di due città come Milano e Londra in circa 2 ore di volo, inaugurando una vera e propria rivoluzione nei collegamenti punto-punto in un contesto di mobilità inter-urbana innovativa.

Inoltre, consente di raggiungere aree e località remote oggi non provviste di efficienti o costanti collegamenti come, ad esempio, le piccole isole più isolate.

È attualmente allo studio da parte del Governo Metropolitano di Tokyo il possibile impiego dell’AW609 per creare collegamenti senza precedenti con l’isola di Ogasawara, che dista circa 1000 km dalla capitale giapponese e che attualmente può essere raggiunta solo via traghetto dopo 25 ore di navigazione.

L’utilizzo dell’AW609 consentirebbe trasferimenti rapidi di passeggeri o persone bisognose di urgenti cure mediche dall’isola verso la Capitale riducendo al minimo l’impatto infrastrutturale – e quindi ambientale – non essendo necessari grandi investimenti per la realizzazione di piste.

L’AW609 risulta il mezzo più idoneo a supporto e integrazione delle operazioni di ricerca e soccorso (SAR, Search and Rescue), pattugliamento marittimo e altri compiti di pubblica utilità per estendere la copertura d’area in missioni di controllo dei flussi migratori e per il contrasto ai traffici illegali, percorrendo distanze oggi non possibili con un elicottero ma mantenendo la capacità di intervenire a favore di eventuali naufraghi propria dell’elicottero stesso.

In operazioni di ricerca e soccorso l’AW609 permette di individuare e recuperare naufraghi a distanze di quasi 500 km dalla costa molto più velocemente. Attualmente, queste missioni vengono svolte invece mediante l’uso combinato di aerei ed elicotteri. In alcuni casi l’impiego di un solo mezzo offrirebbe non solo un evidente risparmio di costi, ma anche una maggiore flessibilità operativa e una sensibile riduzione dei tempi e, di conseguenza, più elevate probabilità di successo della missione.

Nel soccorso sanitario, la cabina pressurizzata e le ridotte vibrazioni in volo traslato permettono di intervenire più agevolmente sul paziente da stabilizzare prima dell’arrivo nella struttura ospedaliera.

Sono stati effettuati diversi studi in Australia in ambito sanitario attraverso i quali sono stati evidenziati i vantaggi straordinari per il possibile impiego dell’AW609: consentirebbe di raggiungere agevolmente e rapidamente aree remote del territorio nazionale trasportando poi i pazienti direttamente in ospedale senza dover più ricorrere al mix di aereo in grado di atterrare su piste semi-preparate e ambulanze in aeroporto.