Dal 5 febbraio al 5 marzo 2021 sarà possibile scoprire, al Museo di Storia della Medicina di Padova, il robot da Vinci, il sistema robotico più evoluto al mondo per la chirurgia mini-invasiva. L’installazione, che era stata inaugurata al MUSME in collaborazione con l’azienda italiana ab medica lo scorso 31 ottobre per essere chiusa pochi giorni dopo a seguito delle misure per il contenimento del Covid-19, è di nuovo aperta al pubblicoogni venerdì, dalle 16 alle 20, solo su prenotazione (www.musme.it/chirurgia-robotica/). Contestualmente sarà possibile visitare il museo, non solo per gli iscritti alla simulazione, ma anche per tutti coloro che lo desiderano, senza bisogno di prenotazione. Un’occasione per immergersi nello straordinario allestimento di tre piani che racconta la storia della medicina e il funzionamento del corpo umano, grazie a reperti, exhibit interattivi, video e giochi multimediali, postazioni e ologrammi, come quello di Galileo Galilei. È anche un segnale di ripartenza per una realtà come il MUSME, che al momento non può contare sul consueto target di riferimento, rappresentato principalmente da scuole e famiglie, né sui visitatori del fine settimana (essendo i musei chiusi il sabato e la domenica).
Il robot da Vinci – chiamato così in onore degli studi sull’anatomia umana condotti dal genio di Leonardo – è stato, tra l’altro, protagonista del lavoro del video-artista e film-maker Yuri Ancarani (Ravvena, 1972), che lo aveva esposto in occasione della 55esima edizione della Biennale d’Arte di Venezia, nel 2012, oltre che in altri prestigiosi musei internazionali tra i quali il Centre Pompidou di Parigi e l’Hammer Museum di Los Angeles, invitando a riflettere sul complesso rapporto tra uomo e macchina.
Soltanto per cinque settimane, ogni venerdì, sarà possibile vedere, toccare e testare questo sofisticatissimo sistema. Sedendosi alla console operativa, il visitatore potrà vestire i panni del chirurgo ed essere letteralmente “immerso” all’interno di un monitor in 3d. Attraverso le proprie mani collegate a due manipolatori, che funzionano
come due “joystick” in una sorta di video-game, e due pedali, si potranno manovrare i bracci robotici e simulare i gesti del chirurgo. Lo schermo incorporato offre una visione con immagini in altissima qualità e la possibilità di effettuare zoom e ingrandimenti fino a 10 volte. Le tipologie di test ed esperimenti sono personalizzabili per ogni tipo di pubblico, in base alle diverse competenze. Si passa dal livello più semplice e divertente per i bambini più piccoli, che consiste nell’inserire alcuni anelli in coni dello stesso colore, al livello più avanzato che propone di effettuare una sutura con un ago su una spugna o direttamente sugli organi di un potenziale paziente. Accanto alla console operativa, un monitor permette agli altri visitatori presenti in sala di vedere ogni mossa dell’aspirante chirurgo e scoprire cosa succede all’interno del sistema.
Un gioco divertente ed educativo, com’è nella filosofia del MUSME, che permette di sperimentare una delle eccellenze italiane della robotica destinata alla chirurgia, offrendo anche uno spunto di riflessione sulla connessione tra campi solo apparentemente lontani e in realtà sempre più vicini, quali l’arte e la medicina, la tecnologia e l’antropologia.
L’accesso al museo avviene, senza bisogno di prenotazione, nel rispetto del contingentamento e di tutte le norme di sicurezza previste. Per testare il robot da Vinci è necessario prenotarsi tramite il sito del museo (www.musme.it/chirurgia-robotica).