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Bentornato, Setterosa!

Il Setterosa conquista la medaglia di bronzo al Marine Messe di Fukuoka. Battuta l’Australia. L’Italia torna sul podio mondiale dal bronzo di Kazan 2015, quando sconfisse proprio le oceaniche per 12-10. Sei reti e mvp Roberta Bianconi. Chiara Tabani: Siamo una in 15. Vi prometto che noi andremo alle Olimpiadi di Parigi“.

Podio mondiale sognando Parigi 2024. Il Setterosa sconfigge l’Australia e conquista il bronzo. Decisiva la difesa, dopo la brutalità fischiata a Pamieri, che si compatta e stoppa tre attacchi su cinque in inferiorità. L’attacco funziona e sfonda il 55% di realizzazione. Il Setterosa è tornato.

Il CT Carlo Silipo:“È una medaglia pesante, di un mondiale. Stiamo solo da due anni insieme; abbiamo raggiunto tre finali prestigiose, portato due medaglie a casa dopo quella europea. Il rammarico per la partita con l’Olanda brucia ancora e deve ricordarci quanto sia brutto perdere. Oggi le ragazze sono state bravissime. Non era facile opporsi a una brutalità contro, quattro minuti in inferiorità numerica; però sapevamo che l’Australia avrebbe avuto una flessione e sono state brave ad approfittarne. Adesso non ci dobbiamo accontentare. Dobbiamo ricordarci che stiamo effettuando un percorso che deve portarci alle Olimpiadi. Il gruppo è coeso, ha carattere, ma devono imparare ad affrontare i momenti difficili all’interno delle partite. Quindi dobbiamo crescere dal punto di vista mentale, della solidità. Complimenti a tutte le ragazze“.

Commenta il capitano Palmieri: “Abbiamo vinto una medaglia importante che dà continuità al podio europeo e ci avvicina ulteriormente alla qualificazione olimpica. Ci manca ancora un passetto, ma siamo vicinissime. Nell’occasione dell’espulsione purtroppo ho compiuto un movimento non controllato, non voluto, figuriamoci contro una mia compagna di club. Le ragazze sono state grandiose perché nonostante l’inferiorità hanno, ma anche abbiamo, dimostrato di essere una squadra unita che voleva raggiungere l’obiettivo. Dalla panchina è stata davvero difficile, mentre uscivo dall’acqua sono morta dentro. Ho visto la partita da un monitor all’interno degli spogliatoi. Superati quei 4′ con una super difesa, si è ripreso a macinare gioco. Le ragazze mi hanno commosso, abbiamo vinto con merito e ne siamo orgogliose. Il percorso in questo mondiale era iniziato male con la Grecia, li ci siamo guardate in faccia e sapevamo quello che volevamo fare. Il percorso che abbiamo creato con Carlo Silipo si sta materializzando. Manca qualche dettaglio per arrivare al massimo, ma per ora siamo sul podio due negli ultimi tre eventi internazionali“.

Tutta la squadra sa come si vince – continua Roberta Bianconi. – Nessuno avrebbe potuto sopportare quattro minuti in inferiorità numerica. Invece ci siamo strette ancora di più. Siamo cresciuti durante il mondiale. Dopo la sconfitta con la Grecia c’è stato un cambio. Spero che la squadra continui ad esprimersi così perché siamo davvero belle“.

Per Claudia Marletta: “Siamo state tutte fantastiche; ci siamo aiutate nei momenti di difficoltà, soprattutto dopo l’espulsione di Palmieri. Abbiamo dimostrato di essere un gruppo capace di tutto“.

Rispetto al bronzo di Kazan 2015, è un bronzo diverso, seppur entrambi bellissimi. Ci siamo riscattate dopo la brutalità, dopo le difficoltà. Quando soffriamo ci esaltiamo. È la nostra identità. Siamo una in 15. Vi prometto che noi andremo alle Olimpiadi di Parigi“, conclude Chiara Tabani.

Foto di Andrea Staccioli, Giorgio Scala e Andrea Masini / DBM Deepbluemedia