Home / Sport  / Caso Romagnoli: i calciatori sono liberi di negoziare il proprio contratto?

Caso Romagnoli: i calciatori sono liberi di negoziare il proprio contratto?

L’Avvocato Guido Del Re, specializzato in Diritto Sportivo, esamina il caso del capitano del Milan Alessio Romagnoli che, seguendo l’esempio di altri fuoriclasse del calcio, sta trattando da solo il prolungamento del suo contratto con la società

Alessio Romagnoli, per trovare un accordo con la dirigenza del Milan, ha deciso di sedersi al tavolo delle trattative in autonomia, senza il supporto del suo agente, Mino Raiola. Una decisione, quella di bypassare il procuratore, che lascia sorpresi, pur non essendo il capitano della squadra rossonera l’unico esempio. L’Avvocato Guido Del Re, esperto in Diritto Sportivo, spiega quando e perché una scelta del genere può considerarsi legittima.

In questi giorni abbiamo letto, su molti siti di informazione sportivi e non, che Romagnoli sta trattando il rinnovo contrattuale “da solo” o meglio senza coinvolgere il suo Procuratore Mino Raiola. Alcuni giornali addirittura hanno scritto “il Milan “espelle” Raiola”: è quindi possibile per un calciatore negoziare il proprio contratto senza l’assistenza di un Agente Sportivo?

Assolutamente sì. I Calciatori sono liberi di negoziare autonomamente il proprio contratto di prestazioni sportive non hanno alcun obbligo di farsi assistere da un Agente Sportivo. Il caso del rinnovo di Kevin De Bruyne ha fatto scalpore, non si è fatto assistere da alcun Agente e ha basato il prolungamento del contratto con il Manchester City su dati e un insieme di fattori analizzati da un data analyst, dimostrando il suo rilevante impatto sulla squadra.

Pertanto, la scelta di Romagnoli può considerarsi legittima.

Sì, nel momento in cui non ha alcun contratto di mandato sottoscritto e depositato con un Agente Sportivo. Sul punto, il Regolamento Agenti CONI, e di riflesso FIGC, è molto stringente. Al comma 1 dell’art. 21 del Regolamento Agenti CONI, rubricato “I Contratti degli agenti sportivi”, è espressamente previsto che: “Un agente sportivo può curare gli interessi di un atleta o di una società professionistica solo dopo aver ricevuto un incarico scritto”. Nel momento in cui il Calciatore ha un contratto sottoscritto e depositato presso la Commissione FIGC con un Agente Sportivo regolarmente iscritto il medesimo avrà il diritto di percepire la percentuale pattuita nel contratto di mandato anche se, il Calciatore, non si sia avvalso dei suoi servigi per la sottoscrizione e/o il rinnovo del contratto di prestazioni sportive.

Quindi Romagnoli dovrà devolvere a Raiola la percentuale pattuita nel contratto di mandato?

Se esistente, e se depositato il contratto di mandato, sì.

E qualora non fosse stato sottoscritto e/o depositato?

In questo caso il Romagnoli non dovrà devolvere alcuna commissione ad alcun agente non essendo depositato alcun contratto di mandato.

Se così fosse, perché allora i giornali parlano di Raiola come procuratore del Romagnoli?

Non lo so. Probabilmente Mino Raiola ha assistito il Milan in sede di sottoscrizione/rinnovo del Calciatore con il Milan e quindi i media presumibilmente “confondono” tale circostanza; diversamente sarà compito della Procura Federale accertare tali situazioni.