La prima medaglia d’oro di Zane Weir ha trascinato l’Italia Team nel sogno del possibile. Dariya Derkach nel salto triplo si aggiudica l’argento e a seguire oro e argento nei 60mt di Samuele Ceccarelli e Marcell Jacobs.
La grande presenza dei nostri azzurri in ogni gara ci sta tenendo con il fiato sospeso in tutte le fasi di questi campionati. Dalle batterie di qualificazioni, ogni gradino di semifinali e finali ci ha tenuto con gli occhi puntati e il cuore pulsante.
Ieri con il ritorno in pedana di Zane Weir, dopo l’infortunio all’indice della mano di lancio, e la sua gara emozionatissima, l’animo si è scosso e ci ha fatto un po’ tornare al sapore di Tokyo 2020.
Il suo secondo lancio a 21,89 che segna il primato nazionale, ha aperto la porta al sogno del possibile, facendo volare il peso sulla linea della vittoria dei 22,06.
Quell’inno di Mameli, le lacrime, e l’azzurro ci hanno inondato il corpo e l’anima facendoci rivivere il sogno, e quella sensazione difficilmente scivola via.
Oggi, nella terza giornata, era ancora lì per l’Italia Team, a partire dalle prime ore del mattino.
Dalle qualificazioni di stamane iniziate alle 7, ora italiana, è successo di tutto in quella pista: i 60mt ostacoli in semifinale per Fofana, Simonelli, Dal Molin tra gli uomini e Di Lazzaro tra le donne, i 60mt con Ceccarelli e Jacobs, fino ad arrivare al pass in semifinale per Japichino nel lungo e alla qualificazione in finale di Stecchi dopo l’assenza di 18 mesi dalle pedane.
È un europeo in apnea
Nella sessione pomeridiana abbiamo la finale della Bruni nell’asta, che stacca ottava, le semifinali degli 800mt, sia maschile sia femminile, costellate di sudore ma corse di cuore e strategia dai nostri atleti che si guadagnano la finale di domani. La finale nel salto triplo con ben due atlete azzurre: Cestonaro e Derkach che possono volare accanto alle grandi campionesse Momona e Tuğba.
Nel mezzo le semifinali dei 60mt che ci regalano delle emozioni inesauribili con Samuele Ceccarelli che apre il gas e non solo fa il season best con il suo 6.47, ma fa anche il tempo migliore dell’europeo, oltre che far tremare le gambe anche a Jacobs che con 6.52 è lì in scia.
E quella porta sul sogno ormai è spalancata e siccome l’azzurro è un colore che non delude, ci tiene col fiato sospeso centimetro dopo centimetro nella finale del salto triplo.
Se Derkach con il secondo salto è volata subito tra i primi posti con un 14,20, Cestonaro fino all’ultimo ha migliorato la sua misura sfiorando il podio, ma restando in quarta posizione con un ottimo 14,08, dietro alla campionessa in carica.
Il primo argento del campionato lo trova l’azzurra Derkach, subito dietro alla commossa Tuğba che porta a casa l’oro della bandiera per la sua Turchia.
Ma come in quel caldo pomeriggio d’estate del 2021, non c’è possibilità di prendere fiato.
C’è la finale dei 60mt maschili a chiudere questa terza giornata, e noi abbiamo i due migliori atleti del campionato. L’unica presenza quotata per un titolo tra i presenti sono l’inglese Prescod e lo svizzero Mancini, che nelle semifinali accanto a Jacobs ha fatto un bel tempo.
Una finale che è già storia con quei due pettorali azzurri tra i blocchi di partenza
Corsia 3 e corsia 6: i 60mt sono talmente veloci che bisogna gustarsi ogni attimo. Dai secondi di concentrazione, ai rituali tra i blocchi. E lì preghi che nessuno faccia falsa partenza.
Ready, set, go. I 6 secondi e spiccioli più veloci della storia della nostra vita. Nemmeno il tempo di incitare contro la TV quelle due macchie azzurre a correre, che la gara è già finita e resti con mezzo urlo e le lacrime di gioia agli occhi.
Samuele Ceccarelli oro con 6.48.
Marcell Jacobs argento con 6.52.
Samuele Ceccarelli guarda il monitor incredulo. L’atletica è così.
Negli incontri internazionali sei circondato da così tanti campioni che non ti rendi conto che tu potresti essere uno di quelli.
Oggi si è scritta un’altra pagina di storia.
Alessandra Collodel