Storia migliore il Settebello di Alessandro Campagna non poteva scriverla. A Strasburgo, in una finale inedita, il 27 luglio ha battuto 13-9 gli Stati Uniti e conquistato per la prima volta nella sua lunga avventura la World League, ultimo e unico trofeo che mancava nell’infinita bacheca, che l’ha resa la squadra più titolata dello sport italiano.
Un successo dal sapore epico per l’Italia seconda nel 2003, nel 2011 e nel 2017. La vittoria con la Spagna che era sfumata ai rigori a Budapest nella finale mondiale è arrivata, meritatissima, in semifinale martedì; quella con gli USA, dopo la quinta partita in 15 giorni, la più importante di tutte, è arrivata nel momento in cui contava. Questa squadra non finisce mai di sorprenderci e regalarci emozioni grandi.
L’equilibrio nell’ultimo atto della Superfinal di Strasburgo dura fino al 4-4 di metà gara. Poi il Settebello scappa nel terzo tempo con due micidiali mini break: il secondo firmato da due reti di Damonte, autore di una tripletta ed Mvp del match, e una di Di Somma vale il decisivo 10-5.
Un trionfo totale per gli azzurri, con Giacomo Cannella premiato come miglior giocatore della final eight. Sul gradino più basso del podio salgono i campioni del mondo e vice campioni olimpici della Spagna che nella finale per il terzo posto, diretta da Alessandro Severo in coppia con lo statunitense Spiritosanto, battono 11-8 la Francia padrona di casa.
I complimenti del presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli. “Bravissimi. Complimenti a tutti, cominciando dal commissario tecnico Alessandro Campagna, proseguendo con il suo staff e arrivando ai giocatori, principali interpreti del lavoro tecnico, tattico ed atletico sostenuto quotidianamente. La squadra è stata allenata e preparata alla perfezione. Sono arrivati alla finale con gli Stati Uniti in condizioni eccellenti, dopo un mondiale e un common training in America ed hanno meritato di conquistare quello che rappresentava l’ultimo trofeo mancante nella bacheca azzurra: la World League. La semifinale con la Spagna ha riacceso in tutti noi i ricordi e le emozioni vissute meno di un mese fa a Budapest in occasione della finale mondiale. Questa volta abbiamo vinto noi e lo abbiamo fatto con grande merito. Lo spirito di gruppo, la predisposizione alla fatica e al sacrificio non sono mai mancati a questa squadra che oggi merita di festeggiare insieme a tutti noi. Un ringraziamento particolare va rivolto alle società, ai dirigenti e ai tecnici di club che collaborano in maniera sinergica con lo staff tecnico della Nazionale. Questo nuovo successo dimostra, ancora una volta, che il sistema federale funziona. I nostri tecnici, atleti e dirigenti sono tra i migliori al mondo, tra i più richiesti ed esperti: di questo siamo orgogliosi. Dobbiamo andare avanti così. Prossimo obiettivo gli Europei a Spalato. Forza ragazzi“.
Le parole del commissario tecnico Alessandro Campagna. “Abbiamo disputato una bellissima partita, soprattutto in fase difensiva. Abbiamo contenuto molto bene Hallock, con tanti giocatori che spesso si sono sacrificati in marcatura. All’inizio eravamo bloccati in attacco, ma poi ci siamo sciolti e abbiamo anche dominato. Potevamo vincere anche con un maggior numero di gol. Alla fine abbiamo accusato un po’ la stanchezza, direi fisiolofica dopo tante partite ravvicinate“.
(alzo e tiro) fissa il 7-5; e Damonte (posizione quattro) un rapido 8-5 per il nuovo +3 Italia. Il Settebello gioca sul velluto: vola sul +4 con un’altra saetta di Di Somma (extra player) per il 9-5 e poi sul +5 con un ispiratissimo Damonte (diagonale) per il 10-5 che chiude il terzo tempo, indirizzando il match.
Calano leggermente i ritmi nell’ultmo quarto ma rimangono elevati i toni del Settebello che domina. Marziali si sblocca con una sciarpa su assist di Damonte (11-5). Di Somma si gasa, duetta con Dolce, e timbra il 12-5. Stati Uniti annichiliti e stanchi: Irving va fuori per tre falli. Nicosia risponde presente sullo squillo di Daube, poi cede a Woodhead (perimetro) e Bowen (superiorità) il 12-7. Ancora Bowen in extraplayer fissa il 12-8 a due minuti e trenta dalla fine. Il Settebello cala leggermente di concentrazione e gli Stati Uniti accorciano sempre con Bowen (sei metri) per il 12-9 a cento venti secondi dalla fine. Poi Campagna richiama i suoi ragazzi che reagiscono alla grande: Presciutti guadagna una chance in superiorità e la capitalizza per il 13-9 al penultimo respiro. Entra in acqua anche capitan Del Lungo per Nicosia e gli azzurri trionfano.
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