I riflettori oggi per l’Italia Team si accendono sia a Melbourne sia a St. Moritz. Il mondo dello sport vede attivi, infatti, oltre ai campionati Mondiali di calcio, anche i Mondiali di nuoto in vasca corta in terra australiana, e la Coppa del mondo di sport invernali tra le alpi Svizzere.
La serata australiana si apre subito con l’Italia protagonista. La staffetta 4×50 mista maschile vince col record del mondo in 1’29″72. L’Italia, già primatista mondiale con l’ 1’30″14 firmato agli europei di Kazan lo scorso inverno, abbatte il muro di 1’30” ed entra di diritto nella storia. Stati Uniti dietro con il record americano di 1’30″37 e Australia terza con il record oceanico di 1’30″81.
“Siamo scesi in acqua per migliorare il record del mondo e così è stato. Adesso fiducia per i 200 dorso”, dice Mora.
In scia a queste gare vediamo entrare in vasca “SuperGreg” Paltrinieri e forse non ci stupiamo a vederlo conquistare la quinta medaglia d’oro del team Italia e seconda personale a Melbourne. Paltrinieri, già diventato il primo nuotatore della storia a vincere due volte i 1500 iridati in corta (2014 e 2022), è alla sesta medaglia mondiale in vasca corta, testimone ed artefice dal 2012, quando conquistò l’argento nei 1500 a Istanbul, della crescita del nuoto italiano, ormai saldamente tra le top tre del medagliere.
Arriva anche la prima medaglia italiana al femminile in una gara individuale. È l’argento di Sara Franceschi con una prestazione enorme nei 400 misti che nuota col record personale di 4’28″58 (4’30″47 il precedente), non troppo lontana dallo storico record italiano che appartiene ad Alessia Filippi con 4’26″06 del 2018.
Nell’altra finale dei 400 misti Alberto Razzetti è quarto con 4’00″45, a 1″24 dal bronzo del sudafricano Matthew Sates, ma per il podio il 23enne di Lavagna sarebbe dovuto scendere sotto al suo record italiano di 3’59″57.
A chiudere la giornata anche le qualificazioni alla finale per Matteo Rivolta nei 100 Farfalla uomini, Benedetta Pilato nei 50 Rana donne, Nicolò Martinenghi e Simone Cerasuolo per la gara dei 50 Rana uomini.
E da un Super a un’altra Super, passiamo allo sci con la Super Sofy e la medaglia d’oro in discesa femminile bis. Se la giornata di ieri ci ha fatto temere per la sua salute, con la frattura della mano operata in tempi record, oggi ha tolto a tutti ogni dubbio sulla sua forza e tenacia, conquistando l’oro.
La trentenne finanziera, infatti, ha regalato al pubblico una prova maiuscola, con una gara meravigliosa, che l’è valso il gradino più alto del podio con il tempo di 1’28″85. Per Goggia si tratta della ventesima vittoria in carriera, che le permette di agganciare Federica Brignone al primo posto nella speciale classifica delle azzurre più vincenti di sempre in Coppa del mondo.
La giornata dell’Italia è continuata con Laura Pirovano, che ha chiuso al 17esimo posto dopo una spigolata sul salto finale con conseguente caduta (senza conseguenze) che le ha tolto la possibilità di centrare nuovamente la top ten. In zona punti anche Nadia Delago (26esima) e Nicol Delago (28esima), con appena fuori dalle trenta Marta Bassino in 33esima posizione, seguita da Federica Brignone 35esima e Roberta Melesi 39esima. Out Karoline Pichler.
Un podio da incorniciare invece è quello di Mattia Casse, che riporta l’Italia maschile sul podio in Coppa del Mondo per la prima volta da marzo, e centra il suo primo podio in carriera! Una discesa tutto cuore che gli vale la terza posizione a quattro decimi da Kilde. È il podio italiano numero 1000 in Coppa del Mondo.
Se avete dubbi su che pizza prendere stasera, punterei su una mari e monti.
Alessandra Collodel