Nuovi Mondiali, nuove regole. Così il World Athletics ha diffuso in una nota le nuove regole che verranno applicate a partire dai Mondiali di atletica di Budapest 2023 in poi per le gare di atletica.
In una nota del 4 agosto, il World Athletics ha diffuso le nuove regole che verranno applicate a partire dai Mondiali di atletica di Budapest 2023 in poi per le gare di atletica.
Dopo aver visto le regole per la partecipazione ai Mondiali di Budapest 2023, per cui siamo in febbricitante attesa delle liste di atleti finali, possiamo solo scoprire cosa di nuovo ci attende anche nelle nuove regole.
Alcune possono essere, e diventare durante le gare, molto interessanti. E far diventare lo show delle gare in pista ancora più avvincente.
Vediamo nel dettaglio le nuove regole.
Assegnazione delle corsie
L’assegnazione delle corsie nelle gare è stata rivista per creare maggiore equilibrio tra gli atleti.
A partire da Budapest, i raggruppamenti per il sorteggio delle corsie saranno i seguenti:
Sorteggio | Vecchie regole | 100 mt | 200 mt | 400 mt |
Primi classificati | 3, 4, 5, 6 | 3, 4, 5, 6 | 5, 6, 7 | 4, 5, 6, 7 |
Classificati successivi | 7, 8 | 2, 7 | 3, 4, 8 | 3, 8 |
Ultimi classificati | 1, 2 | 1, 8 | 1, 2 | 1, 2 |
Con queste nuove regole quindi si distribuiscono meglio gli atleti tra le corsie.
Nei 100 mt dai primi classificati presenti nelle corsie centrali, si coprono verso l’esterno gli atleti nelle corsie esterne.
Nei 200 e nei 400 mt invece vengono distribuiti in base alla gestione della curva, che è più o meno difficile se interna o esterna, infatti gli ultimi classificati finiscono nella 1 e 2 che ha una curva più stretta e con un coefficiente di difficoltà maggiore.
Tutto sommato è una distribuzione molto più equa.
Chissà cosa ne pensa Warholm che nella Diamond League vuole sempre la corsia 8 nei 400 mt ostacoli, per avere un atleta in meno da gestire lateralmente!
Qualificazioni nelle gare di mezzo fondo
Per le gare di mezzo fondo, dagli 800 mt in su, in cui attualmente gli atleti si qualificano in base al tempo, dopo le prime qualifiche, si è appurata la discriminazione che ha il primo turno di gara rispetto al secondo.
Il secondo turno di gara, infatti, sapendo già che tempo aveva fatto il primo turno di gara poteva correre a ritmi coerenti con i tempi del primo turno, non sforzandosi troppo magari rispetto a quanto fatto dagli altri atleti.
Anche qui, a partire da Budapest, le qualificazioni delle manche dei 1500m, dei 3000m siepi e dei 5000m si baseranno esclusivamente sulle posizioni e non sui tempi.
Sostituzione degli atleti
E questo punto secondo me potrà rendere mooolto interessanti le gare, soprattutto dei 100 e 200 mt, ma fondamentalmente tutte.
A Budapest, ogni corsia o posizione di partenza lasciata vuota a causa del ritiro di un atleta sarà occupata, ove possibile, dall’atleta successivo in graduatoria meglio classificato.
Questa regola si applica alle finali e alle semifinali di tutte le discipline, comprese le gare di corsa e le staffette. Non è previsto il sorteggio delle corsie o il riordino delle corsie.
Verrà implementato un sistema virtuale di “hot seat”, in cui l’atleta o le squadre con la migliore classifica successiva saranno avvisati di attendere eventuali ritiri. Per ogni sostituzione saranno presi in considerazione al massimo due atleti.
Cosa può cambiare con questa nuova regola?
TUTTO!
Quanti infortuni capitano in qualificazione o in semifinale. Quante volte abbiamo visto corsie vuote che “aiutano” gli atleti in gara a qualificarsi più agevolmente?
Con questa, da adesso, cambierà tutto. Ci sarà sempre chi, ora, aspetterà nella Q room, la stanza dei non qualificati, e aspetterà di vedere se la fortuna gioca dalla loro parte, pronti a prendere le fila di eventuali defezioni o infortuni dell’ultimo momento.
La cosa “sotto protesta”
In precedenza, agli atleti era consentito correre in “protesta” se un arbitro di partenza aveva dubbi sulla validità di un’accusa di falsa partenza, ma non se la falsa partenza era indicata da un sistema informativo di partenza certificato da World Athletics.
Quando il tempo di reazione è vicino al limite consentito (0,100), qualsiasi movimento può essere difficilmente visibile. In casi come questi, se l’arbitro di partenza ritiene che la partenza in questione richieda un ulteriore approfondimento, può consentire all’atleta di correre “sotto protesta”.
Per ogni corsa “sotto protesta”, la decisione finale è presa dall’arbitro e a sua volta è soggetta a un appello alla giuria.
Gli atleti non potranno correre “sotto protesta” se la falsa partenza è stata rilevata da un sistema informativo di partenza pienamente operativo o nei casi in cui la falsa partenza è chiaramente visibile.
L’arbitro di partenza annuncerà le decisioni pertinenti agli spettatori dello stadio e al pubblico televisivo.
Su questa regola balza alla memoria la gara dei 60 mt Euro Indoor 2023, in cui l’atleta svizzero Enrico Gunter ha dovuto ripetere la partenza per ben 3 volte per un malfunzionamento ai blocchi stessi. Gara che avrebbe potuto correte “sotto protesta” e vincerla tranquillamente in quanto i replay mostravano chiaramente il problema ai blocchi.
Decisione anche qui equa, in quanto con le tecnologie ufficiali è sempre possibile verificare al millimetro gli scatti, ma in campionati minori, magari, diventa più arbitraria la scelta.
Attrezzi da lancio
In precedenza, i lanciatori non potevano utilizzare i propri attrezzi da lancio se gli stessi modelli erano presenti nell’elenco di quelli forniti dagli organizzatori. Questa restrizione è stata ora eliminata. Rimane il limite di due attrezzi per atleta.
Che dire, le nuove regole sulle gare di corsa aprono veramente la possibilità di veder ribaltate corse che si davano già per vinte, e viceversa dare la possibilità a qualcuno di rientrare a gare che si pensavano già finite.
Un modo come un altro per movimentare lo show per noi che stiamo da casa!
Per tutti gli appassionati quindi, ci sarà da divertirsi!
State sintonizzati, che il 19 agosto, giorno di inizio dei Mondiali di Budapest è vicino.
Alessandra Collodel
Info e fonti: sito del World Athletics
Foto di copertina © World Athletics