Per tutti gli sportivi, prima o poi, arriva il momento di dire basta. Non è una cosa che si decide a tavolino, non sai quando accadrà, ma succede, naturalmente. Una mattina ti svegli e senti che è finita. Il tuo corpo non ce la fa più. Nella tua testa pensi ancora di poter farcela: “ma sì, cosa vuoi che sia un altro anno, un’altra gara”. Ma non è così. È finita e basta. Percorri gli ultimi chilometri della tua carriera sportiva e rivedi in essi anni e anni di sacrifici, di vittorie e sconfitte. Gli avversari, i compagni, le persone che hai incontrato in questi lunghi anni. Sorridi, festeggi, piangi. Sai che è il momento, quello che potevi fare lo hai fatto. È ora.
In questo mese hanno detto addio alla loro carriera sportiva due icone assolute dello sport italiano e mondiale, Valentino Rossi e Federica Pellegrini. Campioni immensi, assoluti, diventati l’emblema stesso della disciplina che praticavano.
Campioni che ci hanno fatto appassionare al punto da svegliarci a ore assurde per vedere le loro gare o mollare tutto anche solo per seguirne uno spezzone. Se chiedete ad una persona di qualsiasi età e nazionalità di farvi il nome di due sportivi italiani, facile che la risposta sia: “Rossi e Pellegrini”.
Due caratteri molto diversi i loro, guascone il primo, più riservata e quasi “musona” la seconda, almeno nella prima parte della sua carriera. Entrambi hanno saputo entrare nei nostri cuori, abbiamo gioito e pianto con loro per ogni vittoria o sconfitta. Li abbiamo seguiti nella loro ascesa ma soprattutto nei loro momenti più bui, quando non erano più dei super eroi, ma persone come noi, con le loro fragilità e debolezze.
È forse questo che ce li ha fatti amare così tanto. Non solo le vittorie, non solo le carriere così lunghe. Ma il fatto di essere persone “normali” con i loro alti e bassi, le loro crisi, e i problemi di tutti i giorni.
Due addii simili anche nei modi, con tutti gli amici, i colleghi e gli avversari di anni riuniti, per una parata d’onore riservata solo ai più grandi. Una grande festa, come è giusto che sia. Grazie a voi ci siamo sentiti più fieri di essere italiani.
Grazie Vale. Grazie Fede.
Anna Bigarello