Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono iniziate con la cerimonia di apertura più discussa delle ultime edizioni tracciando, forse, una nuova strada. Le Olimpiadi di una nuova era
Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono iniziate con la cerimonia di apertura più discussa delle ultime edizioni.
Una cerimonia divergente, e che divide il pubblico tra gli entusiasti e i delusi, ha aperto il 26 luglio la XXXIII edizione dei Giochi Olimpici.
Una cerimonia Parigi centrica, quasi uno spot cittadino, che sembra essersi dimenticata il focus principale delle Olimpiadi: lo sport.
Siamo sulla Senna, fuori dallo stadio, cosa che personalmente mi è mancata molto. Alcuni protocolli sono stati infranti, ad esempio la bandiera olimpica non è stata portata da 6 rappresentanti delle delegazioni continentali. È cambiato tutto dai luoghi in cui si è svolta ai tempi di distribuzione delle performance, spettacolari, che fungevano da “tappabuchi” alla lenta sfilata dei battelli delle delegazioni nazionali.
Ma questa cerimonia, forte e diversa dal solito, funge da ribalta dei Giochi Olimpici.
Passiamo dalla Tokyo Tower alla Tour Eiffel: Parigi 2024 arriva dopo un’Olimpiade castrata dalle restrizioni Covid, senza pubblico, con il distanziamento sociale e le mascherine.
È l’Olimpiade della rinascita, torna il pubblico, siamo in mezzo ad una città piena di storia e di luoghi, che lo sport mondiale sta vivendo in prima persona.
Si pensi ai campi da Beach volley sotto la Tour Eiffel, le gare di scherma nel bellissimo padiglione del Gran Palais dell’expo 1900 o l’equitazione nel parco di Versailles, che in questi giorni ci siamo abituati a vedere.
Per l’Italia, Parigi 2024 è sicuramente una nuova era
Sono le prime Olimpiadi dopo 5 edizioni, che in anni umani sono 20 lunghissimi anni, senza Federica Pellegrini.
Si pensi che il 27 luglio 2021 è stata esattamente l’ultima volta che ci siamo alzati alle 3:30 per vedere la sua ultima finale in vasca: la sua quinta finale olimpica su 5 partecipazioni. Un record per lei e per noi tifosi.
Uno spartiacque come fu l’addio di Phelps per l’America, o l’addio di Bolt per la Giamaica.
Anche per l’America sarà la prima volta delle Olimpiadi senza Allyson Felix in pista.
Due atlete diventate parte della Commissione Atleti del CIO che continuano a lasciare il segno della loro presenza in altri modi.
Un altro addio arriva dalla squadra di atletica.
Insieme nell’oro e insieme nella vita, lo testimoniano ancora una volta Barshim e Tamberi, che hanno dichiarato che Parigi 2024 sarà la loro ultima Olimpiade.
È l’Olimpiade delle prime volte
La prima cerimonia fuori da uno stadio – e personalmente spero possa essere anche l’ultima volta.
Le prime Olimpiadi itineranti, con ben 10 luoghi diversi coinvolti nelle attività olimpiche sparsi in tutta la Francia, transoceaniche addirittura per il surf che si terrà a Teahupo’o, nella Polinesia francese.
La prima volta in cui viene inserita la breakdance nel programma sportivo, confermati, per la seconda volta dopo Tokyo 2020, il surf, il basket 3×3, l’arrampicata, lo skateboard e la BMX freestyle.
La prima volta che alcuni grandi atleti parteciperanno a un’olimpiade: Sha’carri Richardson, grande attesa, parteciperà ai suoi primi Giochi come Campionessa del mondo dei 100 metri e della staffetta 4×100 metri del 2023.
Dopo 15 anni nella NBA, Steph Curry è finalmente pronto a salire sul palcoscenico Olimpico per la prima volta in carriera con la nazionale di basket degli Stati Uniti.
Arisa Trew, con i suoi 14 anni, è diventata la prima 13enne skateboarder donna a eseguire un 720, un trick reso famoso dal leggendario Tony Hawk nel 1985 e che consiste in due rotazioni complete in aria. Altro esordiente nel Breaking, il giapponese Shigeyuki Nakarai, meglio conosciuto come BBoy Shigekix, è da tempo uno dei favoriti per la medaglia d’oro nella gara di breaking maschile e si è guadagnato la qualificazione vincendo l’oro ai Giochi Asiatici del 2023 lo scorso ottobre.
La sedicenne Hezly Rivera, liceale, ha preso d’assalto il mondo ai trials della squadra Olimpica statunitense di ginnastica a giugno, diventando l’unica ginnasta statunitense a qualificarsi per i Giochi senza aver già vinto almeno una medaglia Olimpica. Rappresenterà il suo paese insieme alle ultime due campionesse Olimpiche all-around Simone Biles e Suni Lee.
E proprio di Simone Biles si attendeva il grande ritorno in pedana dopo il ritiro di Tokyo 2020.
Parlando di esordienti: l’Italia Team ne conta ben 219, il 54,3% del totale degli atleti convocati a Parigi, a conferma della presenza di una squadra giovane a queste olimpiadi.
Diamo quindi il via all’Olimpiade di una nuova era, sperando che trasmettano sempre sempre lo spirito originale della fiamma olimpica.
Alessandra Collodel
Foto copertina all rights reserved © Ugo Gattoni