Il sipario della 36^ UYN Venicemarathon si è ufficialmente alzato questa mattina all’M9, il Museo multimediale del ‘900 di Venezia-Mestre, che ha ospitato la presentazione della manifestazione che quest’anno, accanto alla maratone e 10K, vedrà disputarsi anche la 1^ UYN Venice Half Marathon, sulla classica distanza di 21,097 km.
Battuto così ogni record di partecipazione con 15mila atleti al via nelle tre distanze, di cui circa il 30% sono stranieri. Numeri che riportano Venicemarathon ad essere una delle maratone più affascinanti dell’autunno, e una manifestazione capace di generare un’importante ricaduta economica sul territorio, anche grazie alla sua vetrina mediatica internazionale.
Con un pò di emozione, il patron di Venicemarathon Piero Rosa Salva ha spiegato la genesi della nuova gara: “Archiviato il difficile periodo della pandemia da Covid, ripartiamo quest’anno con grande coraggio e con un progetto, quello della mezza maratona, a cui stavamo lavorando già da tempo e che volevamo lanciare nel 2020. La nostra scelta è stata quella di creare una partenza nel centro della città, per dare anche a Mestre una sua specifica occasione di visibilità nel contesto Venicemarathon. Questa prima edizione, contingentata nei numeri, ha avuto grandissimo successo e siamo molto fiduciosi per il futuro”.
La gara sarà trasmessa in diretta da Raisport, visibile sul digitale terrestre (canale 57), sul satellite (canale 227), con collegamento a partire dalle ore 9.35 (orario da confermare) e in streaming, sempre dalle ore 9.35, sui siti www.raiplay.it e www.venicemarathon.it. La diretta sarà trasmessa in Cina con Shanghai TV Sports, in Israele con Sport5 e in Nuova Zelanda con Sky New Zeland, e gli highlights distribuiti in oltre 90 paesi stranieri.
La prima gara a partire sarà la UYN 10K che scatterà alle ore 8.30 dal Parco San Giuliano, seguita dalla UYN Venice Half Marathon che partirà dal ‘salotto’ di Mestre, all’ombra della ‘Torre dell’Orologio’ alle ore 9 e poi la Maratona di Venezia da Villa Pisani a Stra prevista per le ore 9.40 circa.
Anche quest’anno la Villa apre, in via del tutto eccezionale, i suoi cancelli per ospitare tutti i servizi pre-gara fino al momento di entrare nelle griglie di partenza. Riva Sette Martiri, a Venezia, accoglierà ininterrottamente dalle 9 del mattino alle 4 del pomeriggio il susseguirsi degli arrivi di tutti i concorrenti. Le tre gare formeranno un lunghissimo e spettacolare serpentone che unirà Stra a Venezia in un ideale abbraccio.
“Siamo felici di proseguire la nostra collaborazione con la Venicemarathon, che da 36 edizioni ha il pregio di portare a Venezia e nel suo entroterra migliaia di sportivi e turisti da tutto il mondo. A manifestazioni come questa va riconosciuto il merito di mantenere viva la città e vitale il suo tessuto economico-produttivo che ha un valore di 45 miliardi di euro. Un mosaico composto per la maggior parte da PMI che testimoniano ogni giorno i valori della cultura d’ impresa: fatica, sacrificio, competizione, miglioramento continuo, collaborazione, divertimento, rispetto, fair play, come nello sport. Per queste ragioni, oltre agli straordinari atleti che parteciperanno alla gara, a vincere la maratona sarà immancabilmente Venezia insieme al suo territorio” ha dichiarato il presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese.
“Sosteniamo con entusiasmo Venicemarathon, una vera e propria festa dello sport e dell’inclusione che ha anche l’enorme pregio di riuscire a rinsaldare il legame tra l’entroterra veneziano, il porto e la città storica. È dunque un onore per la comunità portuale poter collaborare per la buona riuscita della manifestazione e, grazie al Trofeo Porti del Veneto organizzato dall’Autorità, vogliamo che la manifestazione sia anche occasione per sostenere iniziative solidali nel nostro territorio” – così Fulvio Lino Di Blasio, presidente AdSP.
Iscrizioni ormai chiuse per sold out sia nella 21K (2.000) che nella 10K (6.500), mentre restano a disposizione un centinaio di pettorali nella maratona (tetto massimo dei 6.500) e ancora qualche pettorale nella VM10K – LILT FOR WOMEN: la corsa ‘in rosa’ (aperta anche agli uomini) organizzata dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori organizza all’interno della UYN10K, per promuovere la cultura della prevenzione oncologica e, allo stesso tempo, celebrare i suoi 100 anni di attività.
Numeri che, come ha sottolineato il coordinatore generale Lorenzo Cortesi genereranno un’importante ricaduta economica: “Con un incremento del 30% degli iscritti, anche la ricaduta economica sul territorio sarà di gran lunga superiore ai 10 milioni di euro stimati nell’ultimo studio della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo, dati che poi confermeremo con un nuovo rapporto che realizzeremo post evento”.
Erano presenti alla conferenza anche due dei fondatori di Venicemarathon, che oggi ricoprono importanti cariche sportive come Francesco Uguagliati, presidente Fidal Veneto “Con il ruolo che ricopro, ne ho viste molte di maratone nel mondo, ma nessuna è tanto bella e affascinante quanto difficile dal punto organizzativo come la Maratona di Venezia. Solo chi è stato dietro le quinte capisce di cosa sto parlando” e Massimo Zanotto, oggi delegato CONI Venezia “La Venicemarathon ha sempre avuto la capacità di innovarsi, con uno sguardo alla sostenibilità, all’inclusione, all’integrazione e all’ambiente, valori che nello sport tutte le società sportive dovrebbero perseguire.”
Come annunciato dal vice presidente di Venicemarathon Stefano Fornasier, è stata costruita una gara élite di alto livello, con l’obiettivo di abbassare il record della maratona sia in campo maschile (2h08’13”) sia in quello femminile (2h23’37”).
Tra gli uomini, l’Etiopia è il paese che schiera il più alto numero di ‘top athletes’, guidati da Regasa Mindaye Bejiga, terzo alla Maratona di Siviglia nel 2020 con il personale di 2h06’24”, Kibrom Desta Habtu (02h07’05”) fatto registrare lo scorso anno alla Maratona di Barcellona, Lemi Dumecha Beyi vincitore nel 2020 della Maratona di Castellon (Esp) in 2h07’43”, Abe Gashahun Tilahun (02h09’25” – Maratona di Barcellona 2021), Werkunesh Seyoum Aboye (02h09’25” – Maratona di Roma 2017), Gizachew Hailu Negasa (02h09’26” – Maratona di Barcellona 2019), Sahlesilassie Nigussie Bekele, vincitore della Maratona di Stoccolma nel 2019 in 2h10’10” e, nello stesso anno, anche di quella di Firenze.
Completano il cast maschile, il vincitore quest’anno della mezza maratona dei Giochi del Mediterraneo, il marocchino Outalha Mouhcine, il connazionale Abdellah Tagharrafet (02h08’48” – Maratona di Daegu ’22) e l’ugandese Mutai Munyo Solomon, bronzo di maratona ai Mondiale di Pechino nel 2015 e che detiene un personale di 02h08’25” fatto registrare alla Maratona di Vienna nel 2019 dove arrivò terzo. Dal Kenya arrivano John Kiprono Langat (02h07’11” – Eindhoven 2019), Richard Kiprop Mengich (02h08’46” – Parigi 2017) e Emmanuel Rutto Naibei (02h08’27” – Guangzhou, 2019).
Da segnalare anche Robert Kipchirchir Mwei, al debutto sulla distanza ma che vanta sulla mezza maratona un personale di 01:00:21. Tra le donne, da evidenziare le keniane Rebecca Kangogo Chesire, seconda alla Maratona di Vienna lo scorso anno in 2h24’25”, Lucy Mugambi Karimi, terza alla Maratona di Ginevra, sempre nel 2021, in 2h24’24” e Maurine Jelagat Kipchumba, al debutto in maratona ma che vanta un personale di 1h11’55”. Occhi puntati anche sull’etiope Amane Gobena Gemeda, che ha come miglior crono il tempo di 2h21’51” ottenuto alla maratona di Tokyo nel 2016.