Non sono un’amante dei thriller, a eccezione di quelli che partono dalle premesse sbagliate.
Chris e Jesse sono due cervelloni di buona famiglia, lei architetto e lui ingegnere, ma la predilezione di entrambi per alcool e droghe li porterà a fare scelte sbagliate, finché la sorella di Chris muore cadendo dal tetto.
Aveva tredici anni e su quel tetto c’era anche Jesse.
Una settimana dopo, una sparatoria colpisce a morte il fratellino di Jesse, e il gioco sembra già finito, ma in realtà è appena iniziato.
I due si ritrovano a lavorare fianco a fianco in un progetto milionario per non far parlare la stampa, e giorno dopo giorno gli strati di freddezza e rabbia con cui sono vestiti cadono uno a uno, fino al colpo di scena finale.
È stata una vendetta reciproca? Sono entrambi assassini oppure sono entrambi innocenti?
L’alternarsi delle loro voci, capitolo dopo capitolo, alza sempre più l’asticella fino a lasciare il lettore frastornato. L’autrice sviscera la psiche dei protagonisti portando il lettore a chiedersi da quale parte sia giusto stare e, soprattutto, se c’è una parte giusta in cui stare.
Ho apprezzato che a narrarmi questa storia non sia stato un detective, ma due presunti assassini, così come ho apprezzato la loro introspezione che lascia quasi in secondo piano gli omicidi iniziali.
Bugie a fin di male è il romanzo d’esordio di Claire Bennet e sono curiosa di scoprire cosa ci riserverà quest’autrice.
Laura Bambini di Libri di Mare