L’eleganza del riccio

Giulia: Ciao a tutti, benvenuti a questo nuovo appuntamento con la rubrica Piccoli Lettori… come me!

Argo: Ciao a tutti? Giulia, che lettura ci consigli oggi?

Giulia: Ho da poco finito di leggere “L’eleganza del riccio” di Muriel Barbery.

Argo: Bau! Anche Elisa l’ha letto, un po’ di tempo fa!

Giulia: Infatti è un libro che ha fatto molto successo. Le è piaciuto?

Argo: Sì, molto, però, quando le ho chiesto di leggerlo, mi ha risposto che è un po’ complicato per i cani della mia età. Sei sicura che sia adatto ai nostri amici?

Giulia: In effetti, tratta molti argomenti, usando termini non molto comuni: per questo ho dovuto leggerlo con l’aiuto del vocabolario. Ciononostante, è un testo molto interessante, che fa riflettere sui problemi della società contemporanea e merita di essere letto attentamente: lo consiglio soprattutto ai Piccoli Lettori più curiosi.

Argo: Wow, mi hai incuriosito! Riassumi brevemente la storia, per favore.

Giulia: Siamo a Parigi, in un lussuoso condominio di rue de Grenelle, abitato da politici e alto borghesi. Qui vive Paloma, che non è una dodicenne come gli altri: possiede una vasta ricchezza intellettuale, oltre a quella materiale: è dotata di una mente brillante, una spugna che assorbe i saperi.

Ma non tutti hanno la fortuna di nascere ricchi e, si sa, i poveri non possono permettersi di avere una propria cultura, un proprio pensiero, non fosse altro perché nessuno li ascolta. Renée, la portinaia del numero 7 di rue de Grenelle, ad esempio, deve solo svolgere mansioni che i condomini potrebbero eseguire in autonomia, se non fossero raffinati aristocratici: è bassa e brutta, troppo povera per essere istruita. Le apparenze, però, spesso ingannano: nessuno sa che dietro questa maschera si cela una grande intellettuale, assetata di conoscenza.

Due persone così diverse, che si trovano ai poli opposti della società, ignare l’una della natura dell’altra, eppure così simili nell’ inseguire lo stesso obiettivo: cogliere la vera essenza del mondo, la bellezza, conoscere il perché della loro esistenza. Sono costrette a nascondere la loro vera personalità, il loro grande dono, perché, per motivi diversi, non sarebbero comunque capite. Due anime così affini sono destinate a una grande amicizia, che non tarderà a sbocciare.

Argo: Questa dovrebbe essere una lezione per tutti: ognuno può accedere alla cultura e scoprirne la bellezza. Hai detto che nel testo si parla di diversi argomenti. Puoi anticiparcene alcuni?

Giulia: Le riflessioni, molto profonde, presenti in questo libro spaziano su varie tematiche, riguardanti soprattutto letteratura, filosofia, Arte, cultura giapponese, cinematografia, collegandosi perfettamente tra loro.

A volte, per spiegare alcuni concetti, è usato un linguaggio complesso, arricchito da tante figure retoriche: similitudini e metafore in maggior numero.

A mio parere, le sequenze dialogiche sono le più particolari: riescono a divertire e a emozionare al contempo. I personaggi parlano con parole semplici, che rendono i dialoghi leggeri e piacevoli.

Argo: E gli ambienti? Come sono descritti?

Giulia: La storia si svolge quasi tutta all’interno del condominio, che dalle descrizioni appare spazioso e accogliente, ma non sempre calmo, in quanto è smosso dal frenetico viavai dei residenti. Gli appartamenti sono moderni e molto ampi.

Argo: Giulia, non riesco più a trattenermi, devo iniziare subito a leggere! Andiamo a casa mia a prendere il libro!

Giulia: Dammi giusto il tempo di salutare i nostri amici, ci andremo non appena l’avrò fatto.

Argo: Noooo, dobbiamo sbrigarci! Ciao a tutti!

Giulia: Tutte le volte è sempre la stessa storia! Ciao!