Di Carmela Gilda Tomei
Editore: IoScrittore, 2021
Dalla quarta di copertina
In quanti modi può finire un amore? Quante tracce lascia quando scompare? Quali indizi bisogna seguire per poterlo ritrovare? Daniele, Eleonora, tanto uniti da potersi scrivere in un unico nome, tanto diversi da potersi completare, non sono più insieme. La loro storia così semplice e immediata, fin dal primo incontro ha avuto il sapore della libertà, il gusto vivo della costruzione, dell’attenzione e della creatività. Ma Eleonora ora l’ha lasciato e a Daniele non resta che provare a rileggere le parole di lei, il suo diario, per riannodare quel filo spezzato. E non solo quelle scritte direttamente da lei, ma anche quelle che ha saputo lasciare alle persone che l’hanno incontrata, che con lei hanno cantato, che da lei si sono lasciate guidare e convincere. Attraverso le parole, Daniele ripercorre le strade, i passi che hanno costruito il loro orizzonte. Rivive gli slanci e le debolezze, i gesti generosi e le meschinità; affronta il sapore amaro dei rimorsi e dei rimpianti con l’unico scopo di ritrovare quel sentimento così unico e così grande. Dal sole di Napoli al vento impetuoso delle scogliere irlandesi un inseguirsi di piccole vicende quotidiane e di voci profonde, per riavere su di sé, anche solo per un attimo, lo sguardo della persona amata. Perché un grande amore resta sempre una storia per voci pari.
Recensione
Daniele è disperato, sua moglie Eleonora l’ha lasciato. Adesso non gli resta che vagare durante la notte in cerca di un tabacchi e di un bar dove bere un ultimo drink prima di ritirarsi. Mentre guida, mezzo ubriaco, ascolta i vecchi CD incisi da Eleonora e così la rivede ventenne, con la gonna un po’ hippy e quasi sente il profumo delle sue candele fatte in casa. Daniele ci aveva messo un minuto a innamorarsi di lei, Eleonora lo aveva preso a guinzaglio in una sola serata con i suoi capelli ricci e rossi da far imbestialire un toro.
Chi l’avrebbe detto che sarebbe stata proprio lei ad abbandonarlo e che si sarebbe ritrovato a leggere i suoi diari, con la barba incolta e il portacenere zeppo di cicche, scervellandosi su chi possa essere “S.”.
Una storia di amore, egoismo, amicizia, gelosia. Personaggi dalle mille tonalità emotive che rifuggono lo stereotipo. Sentimenti che schivano sentimentalismo e ridondanza e che hanno come sfondo una Napoli dai colori e dai rumori inconfondibili, odorosa dei piatti tipici e di bucato steso.
L’autrice, con una scrittura che incanta, attraverso un linguaggio realistico, capitolo dopo capitolo, ci racconta l’amore vero per poi spingere all’improvviso il lettore nell’abisso di un finale sconvolgente.
Maria Elisa Aloisi