Puntuale come un treno giapponese, la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo 2020 è arrivata nelle nostre case. Ha subìto qualche fermata, prima di riuscire finalmente ad arrivare al capolinea, ma alla fine la sua corsa è arrivata al traguardo, dando inizio ai Giochi.
Lo spettacolo di apertura
È impossibile non lasciarsi influenzare da tutto quello che abbiamo passato, e che stiamo attraversando in questo periodo storico. E allora le immagini raccontano la storia che ogni sportivo e atleta ha vissuto, che abbiamo visto sui social postate dagli atleti stessi e dalle associazioni sportive.
È infatti partito tutto un anno fa, con il rinvio dei Giochi e quell’isolamento forzato che ha lasciato ognuno di noi correre e allenarsi per i propri ideali, dentro alle quattro mura di casa o nel recinto del proprio giardino.
Così la rappresentazione inizia: un atleta corre sul proprio tapis roulant, portando dentro di sé il seme sportivo, e dall’azione singola nasce una fioritura di colori e di vita, degli allineamenti di altri, in gruppo, e tutto si ricolora perché siam stati tutti isolati ma tutti collegati da un filo rosso che ci accomuna in quest’avventura che è la vita.
#UnitedByEmotion #StrongerTogether
È lo stesso seme piantato dagli atleti nel 1964, anno delle ultime Olimpiadi ospitate dal Giappone, da cui son nati gli alberi, simbolo della ricostruzione dello spirito olimpico.
Pezzo dopo pezzo tre grandi cerchi di legno prendono la scena, ricavati proprio da quei ciliegi piantati nel lontano ’64 dagli atleti che, tra danze di gioia e colori, passati di generazione in generazione tra la popolazione giapponese, si aprono ad accogliere i Giochi, gli atleti e le popolazioni del mondo. Diventando i 5 cerchi olimpici.
La musica
Nientemeno che le iconiche colonne sonore di storici videogame, a partire dalla Victory fanfare di Final Fantasy. Il portale nikkansports li elenca addirittura tutti.
Son queste le melodie che accompagnano allegramente gli atleti durante la sfilata, mentre davanti allo schermo televisivo i fan dei videogiochi impazziscono e si scambiano increduli messaggi, perché mai si sarebbero aspettati una cosa del genere, e per loro questa è letteralmente storia che rimbalza sui social.
Dalla musica e con la musica si aprono le danze della sfilata degli atleti e delle squadre, con la capofila Grecia, come da tradizione.
Poi è il caos per la maggior parte degli spettatori, l’elenco delle nazioni è stravolto dall’ordine alfabetico giapponese. Così ci ritroviamo, a sorpresa, prima le nazioni che in lingua giapponese cominciano con le vocali per poi rispettare l’ordine dell’alfabeto giapponese sillabico.
Il look
Un discorso a parte va fatto per la scelta di alcuni Paesi di sfilare con i costumi tipici. È un trionfo di colori, alcuni scenografici e rappresentativi. Tuvalu si presenta con corone di fiori e gonnellino di paglia, Tonga e Vanuatu con gli atleti a petto nudo – almeno dieci litri di olio addosso – e il gonnellino tribale. L’Italia ha inserito un omaggio al Sol Levante elaborato con il Tricolore, la Francia ha sfilato in camice bianco a ricordare medici e infermieri.
Finita la cerimonia, si passa al tradizionale cerimoniale d’apertura dei Giochi.
Il giuramento di atleti, giudici e tecnici che per la prima volta giurano tutti insieme in uno spirito di unione che si riproduce nel gioco della composizione del logo, con tanti pezzi di legno mossi da un gruppo di bambini che a terra vanno a formare il logo di Tokyo 2020 e che, dalla terra al cielo attraverso droni volanti, viene composto tridimensionalmente in una sfera sopra lo Stadio Olimpico per trasformarsi in un grande globo terrestre, con tutti i continenti rappresentati e coinvolti nei Giochi.
Imagine di John Lennon e Yoko Ono ricantata dal coro di voci bianche e da un cantante per ogni continente è l’immagine che unisce tutti eliminando ogni barriera.
….And the world will live as one…
Sua maestà imperiale apre i giochi, la simbolica colomba di pace vola sullo stadio, mentre vengono rilasciate colombe origami sugli atleti.
Siamo quasi alla fine: entra la bandiera olimpica, portata da un rappresentante per continente e da uno del team dei rifugiati. Una Paola Egonu visibilmente emozionata accenna un timido saluto. La leonessa del volley, argento mondiale e ad oggi miglior pallavolista al mondo, è più bella e fiera che mai.
La bandiera è issata, manca solo l’ultimo passaggio, l’accensione del braciere olimpico, quella fiamma che per tutto quest’anno non ha mai smesso di ardere e che è rimasta accesa sotto il buon auspicio di #hopelightsourway , che la speranza illumini la nostra strada.
È il momento della staffetta degli ultimi tedofori: il testimone passa di mano in mano fino a Naomi Osaka, ultima tedofora a salire la scala che portava alla fioritura del fiore di ciliegio e oggi si apre per accogliere la fiamma olimpica.
Che i Giochi abbiano inizio.
NB: E se i Giochi per alcune discipline son già iniziati da giorni, lo fanno all’insegna dei record. La calciatrice Marta della Nazionale brasiliana diventa la prima calciatrice in assoluto a segnare in 5 Olimpiadi di fila. L’ungherese, medaglia d’oro al fioretto, ha vinto per la terza volta di fila un oro Olimpico.
Presenza record anche per la nostrana Federica Pellegrini a quota 5 Olimpiadi, primato per un nuotatore italiano.
E che siano di buon auspicio le due medaglie conquistate oggi dalla spedizione azzurra.
Chi ben comincia…