Questo nuovo post sull’argomento “rinascita” è frutto della mia ricerca, figlia dall’energia del mattino e della consapevolezza che ogni giorno è la metafora della vita.
Ogni giorno nell’alba nasce
hgd
con la sua luce solare.
Quando ti svegli lo percepisci,
ascoltalo, nutritene:
fa che il tuo risveglio
sia anche la tua ri-nascita.
In precedenza ho parlato dell’acqua, della sua fondamentale importanza per riattivarci e reidratarci, sia dentro che fuori di noi.
Ho parlato dell’aria, dell’importanza della respirazione, dell’aria pura che tanto ci manca nelle nostre fumose città.
Per proseguire mi pare elegante parlare dell’attività fisica, pratica che possiamo idealmente associare all’elemento archetipico fuoco.
La prossima volta parlerò del cibo, della colazione mattutina, nutrimento che ci viene dalla terra, tanto più ricco e sano quanto più scevro da sofisticazioni industriali.
Il terzo elemento
Dal mio punto di vista i quattro elementi sono archetipi, ma è fuorviante riconoscervi una valenza fisica, non posso utilizzarli per indagare la natura (φύσις phýsis in greco), le sue evoluzioni e mutamenti, almeno non come lo intendevano gli antichi.
I quattro elementi sono per me simboli che possono aiutarci a definire comportamenti e modalità della psiche umana per metterli in correlazione tra di loro, anche senza alcuna pretesa di rigore scientifico.
All’esercizio fisico dunque associo il terzo elemento, il fuoco, energia che dovremmo risvegliare al mattino per iniziare correttamente la nostra giornata.
Che tipo di pratica ?
All’inizio va bene qualunque esercizio che non sia troppo impegnativo, in linea di massima non si sbaglia affatto se ogni mattina riusciamo a dedicare circa 10 minuti del nostro tempo ad una qualsiasi pratica ginnica.
Quello che conta è riuscire ad instaurare un’abitudine in modo che non ci costi alcuno sforzo di volontà, dovrebbe diventare spontaneo come lavarsi i denti o fare colazione.
L’attività fisica quotidiana non deve essere fonte di stress, la componente ‘fatica’ dovrebbe essere minima, almeno all’inizio.
Alcuni sostengono che basti andare due o tre volte alla settimana in palestra per ottenere buoni risultati dal punto di vista del fisico.
In parte concordo, ma in questo modo non si crea un’abitudine durevole da mantenersi per tutta la vita: la palestra può essere per taluni impegnativa, sia fisicamente che economicamente.
Avete letto bene, la pratica ginnica va seguita per tutta la vita perché il nostro corpo ha tra le esigenze fisiologiche anche un’adeguata attività, calibrata sulla nostra natura.
La mia storia
Per la cronaca, non ho speso mai un centesimo in palestre o corsi, eppure…
Ovviamente la consulenza di un bravo professionista può giovare, ma ci si può arrivare anche da soli, come nel mio caso, imparando ad osservare ed ascoltare il nostro corpo, ricercando in noi stessi il nostro vero maestro.
Infatti, una volta instaurata la buona abitudine, il passo successivo viene in modo naturale e consiste proprio nell’intuire o nel cercare quali esercizi siano adatti a noi.
Importantissimi sono gli esercizi di allungamento, in inglese stretching, perché, se ben fatti, contrastano l’invecchiamento delle articolazioni, dei muscoli e dei tendini.
Frequentando un corso online di nutrizione su Coursera nel 2013, appresi che alcune pratiche, in particolare lo yoga, oltre alla salutare componente di esercizio fisico, potevano avere un impatto significativo anche sul sistema nervoso, sia centrale che periferico.
Fu proprio grazie a questa presa di coscienza che capii quale sarebbe stato il mio passo successivo: mediante lo yoga, avrei potuto ottenere un notevole miglioramento riguardo
- Il tono muscolare,
- la flessibilità,
- l’elasticità,
- l’equilibrio del sistema neurovegetativo,
- e molto altro…
Allora, anche grazie a Youtube, iniziai a sperimentare su me stesso gli effetti di questa antica pratica, che è molto più di una semplice ginnastica, ed ottenni con il tempo risultati un tempo impensabili grazie alla dedizione e alla costanza.
Scomparve il mal di schiena, il sovrappeso ed il dolore cronico ai muscoli delle cosce.
La soddisfazione di fare cose che neppure a vent’anni mi sarei sognato di fare fu impagabile: chi avrebbe mai detto che a 56 anni sarei riuscito a fare la spaccata?
Costanza e dedizione
Questi sono risultati alla portata di tutti, ottenibili grazie alla costante e paziente pratica quotidiana. Per iniziare basta seguire un qualsiasi corso di yoga elementare su youtube o frequentare per qualche tempo corsi di yoga presso una palestra. Importante provare, cimentarsi frequentando più scuole e più palestre, mettendoci sempre in discussione: ciascuno dovrebbe arrivare a trovare o inventare il proprio stile.
Amo pensare alle varie pose yoga (asana) come a dei simboli archetipali con cui rappresentiamo un cammino quotidiano, un racconto, un dialogo con noi stessi. Ogni posizione ci fa focalizzare l’attenzione su parti del corpo a cui magari non diamo mai attenzione, di cui ci siamo dimenticati.
Non a caso yoga significa collegamento, unione, connessione, collegamento… con noi stessi.
Alla fine della sequenza pratico la respirazione (vedi precedente post sull’aria) e quindi la doccia fredda, magari gelida in inverno, come ottimo preludio alla successiva colazione di cui vi parlerò prossimamente.
Non mi resta che ribadire la mia esortazione a superare ogni remora e a riconquistare in tal modo, con naturalezza, una salute di ferro che tutti possiamo avere e che molti ci invidieranno.
HGD
PS: Molti mi chiedono quali siano le fonti delle mie elucubrazioni. Per motivi di spazio non posso citare tutta la bibliografia che ho studiato in molti anni, comunque un ottimo libro che compendia abbastanza da vicino la mia posizione è il seguente:
La grande via. Alimentazione, movimento, meditazione per una lunga vita felice, sana e creativa di Franco Berrino e Luigi Fontana.