Giulia: Ciao a tutti! Benvenuti a questo nuovo appuntamento con la rubrica Piccoli Lettori… come me!
Argo: Ciao a tutti? Giulia, di che libro ci parli oggi?
Giulia: Oggi non parliamo di un libro, ma discuteremo di un fenomeno legato alla lettura che si sta sviluppando soprattutto negli ultimi anni: i ragazzi e la lettura.
Argo: Cioè?
Giulia: Argo, nella tua classe quanti canragazzi amano leggere libri?
Argo: Mmmmmh… uno, solo io!
Giulia: Infatti. In questi ultimi anni i ragazzi si stanno allontanando sempre di più dalla lettura, e questa è una cosa molto grave.
Argo: Spiegaci meglio…
Giulia: Da un’indagine svolta quest’anno dal Laboratorio Adolescenza-Iard risulta che il 65% degli studenti delle scuole superiori non ha letto neanche un libro non scolastico quest’anno.
Argo: Questo non va bene.
Leggendo impariamo vocaboli nuovi e arricchiamo il nostro lessico. Ma secondo il linguista Tullio De Mauro gli adolescenti non utilizzano più di 300 vocaboli al giorno.
Giulia: Sì. E secondo una ricerca pubblicata dall’American Psychological Association, nel 2016 1 su 3 liceali statunitensi non ha letto neanche un libro per sua scelta. Ma nello stesso periodo l’82% degli adolescenti ha visitato social come Facebook, Instagram e Twitter ogni giorno.
Argo: I ragazzi di oggi preferiscono smartphone e strumenti tecnologici ai libri.
Giulia: Invece, Jean Twenge, professoressa di psicologia all’Università statale di San Diego ha affermato che negli anni ‘70 circa il 60% dei liceali preferiva leggere un libro o una rivista. Nel 2016 solo il 16% di essi l’ha fatto.
Argo: Ormai i libri sono visti dai giovani come qualcosa di “vecchio” e “inutile” e la maggior parte legge solo perché costretta dai genitori e dai professori. Invece la lettura deve essere qualcosa che viene spontaneamente e che deve rilassare, divertire ed emozionare; chi legge non deve sentirsi costretto a farlo.
Giulia: Bravo, Argo. Noi leggiamo per nostra scelta e perché ci piace, non siamo costretti da nessuno.
Argo: E ricordatevi che il lettore non è uno “sfigato” e un “secchione”, ma una persona colta che può parlare di tutto con tutti e avere una propria vita.
L’ignoranza è una prigione dalla quale si può uscire solo acculturandosi, e non c’è modo migliore di farlo che leggendo. “La cultura mette le ali alla mente”.
Giulia: Amici, speriamo che questa nostra discussione vi sia piaciuta e che vi abbia motivato a leggere. Se avete degli amici che stanno tutto il giorno davanti a telefonini o videogiochi parletegli di quanto è bello leggere e di quante porte apre la lettura.
Argo: Alla prossima!
Giulia: Ciao!
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ℹ️Info e siti web ????
Fonti: https://www.valseriananews.it/2017/04/13/giovani-la-lettura-perche-non-si-legge-piu/
“ Per sognare non bisogna chiudere gli occhi, bisogna leggere” _ Foucault