La ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d’attesa di un grande aeroporto. Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo, decise di comprare un libro per ammazzare il tempo. Comprò anche un pacchetto di biscotti. Si sedette nella sala VIP per stare più tranquilla.
Accanto a lei c’era la sedia con i biscotti, dall’altro lato un signore che stava leggendo il giornale. Quando lei cominciò a prendere il primo biscotto, anche l’uomo ne prese uno, lei si sentì indignata ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro. Tra sé e sé pensò: “ma tu guarda se solo avessi un po’ più di coraggio gli avrei già dato un pugno…”. Così ogni volta che lei prendeva un biscotto, l’uomo accanto a lei, senza fare un minimo cenno, ne prendeva uno anche lui.
Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna pensò: “ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!”.
L’uomo prima che lei prendesse l’ultimo biscotto lo divise a metà! “Ah, questo è troppo!” – pensò – e cominciò a sbuffare. Indignata, prese le sue cose, il libro, la sua borsa, e si incamminò verso l’uscita della sala d’attesa.
Quando si sentì un po’ meglio, e la rabbia era passata, si sedette in una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l’attenzione ed evitare altri dispiaceri. Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro, quando… nell’aprire la borsa vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno. Sentì tanta vergogna e capì solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al suo era di quell’uomo seduto accanto a lei, il quale però aveva diviso i suoi biscotti con lei senza sentirsi indignato, nervoso o superiore, al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita nell’orgoglio.
Una riflessione è d’obbligo: quante volte nella nostra vita avremo mangiato metaforicamente i biscotti di un altro senza saperlo? Prima di avventare giudizi, o giungere ad una conclusione affrettata, e prima di pensare male delle persone, osserviamo attentamente. Dietro la facciata, molto spesso, le cose non sono come sembrano. Duemilaventidue anni fa un Uomo Magnifico recitava la parabola de “La pagliuzza e la trave nell’occhio” durante il discorso della Montagna, e una moltitudine di persone lo ascoltava. Oggi? Forse guadagnerebbe qualche like.
Vincent
Scrittore, Musicista, Informatico
Fonte : Aneddoti dal web