La cultura vedica designa Mercurio con il nome di Budha, figlio del Dio della Luna e di Rohini la sua sposa. Però altre leggende raccontano che il Dio della Luna sedusse Tara, la sposa di Brahaspati (Giove), e dalla loro unione nacque Budha, che ricevette il nome di Saumya, cioè figlio di Soma (la Luna). Da qui nacque un primo conflitto, in quanto anche se la Luna ( il cui Dio è il padre di Budha) era amica di Mercurio, questi si risentì per essere stato il frutto della seduzione della sposa di Giove. Questo rancore fu all’origine di una serie di conflitti. I Pianeti amici di Mercurio sono Sole, Venere, Rahu e Ketu, mentre il suo nemico è la Luna. Gli altri tre pianeti, Marte, Giove e Saturno, sono neutrali. Mentre con Venere il rapporto è ambiguo, in congiunzione con il Sole Mercurio si rafforza. Mercurio ha un’influenza positiva in Toro, in Leone e in Bilancia, mentre esercita influssi negativi in Cancro (il segno della Luna) e in Sagittario.
Mercurio è il pianeta intellettuale: governa educatori, scrittori, conferenzieri, professori, artisti e uomini d’affari che basano la propria professione su grandi doti di comunicazione. Sul piano fisico agisce sul sistema nervoso, sui polmoni e sull’intestino. Controlla il linguaggio, la fiducia in se stessi, l’ingegno e le facoltà intellettuali, in particolare le capacità matematiche. Esercita maggiormente la sua influenza sugli individui di età compresa tra i trentadue e i trentacinque anni. Un suo influsso negativo può provocare disturbi intestinali come stipsi o dissenteria, generare problemi respiratori ( in particolare l’asma) e renali. Indurre attacchi di panico e nevrosi, fino al caso estremo della follia.
Lo smeraldo è una pietra molto apprezzata in gioielleria, ma non è facile trovare smeraldi privi di difetti. Un buon smeraldo deve essere “trasparente, senza polvere, puro come una goccia di rugiada su una foglia di loto”; esposto alla luce del sole deve emanare il suo splendore in tutte le direzioni. Molto rari sono gli smeraldi di grandi dimensioni e di trasparenza vitrea. Uno smeraldo falso non ha alcun rapporto con Mercurio. Come distinguerli? Lo smeraldo autentico immerso in un recipiente con dell’acqua, irradierà una piacevole luce verde. Se viene sfregato contro un pezzo di legno, non subisce nessun cambiamento, mentre quello falso diventa più brillante. Sfregato su una radice di curcuma, resta inerte mentre quello falso colorerà la radice di rosso. Se si posa sullo smeraldo vero una goccia d’acqua resterà immobile in caso contrario la goccia si espande. Appoggiato sulle palpebre provoca una sensazione di freddo. Mentre quello falso si riscalda in pochi istanti.
Per rivestire la funzione di pietra di Mercurio, lo smeraldo deve essere di colore verde intenso, omogeneo e piacevole a vedersi. La lucentezza deve essere vitrea, senza contrasti e con riflessi vellutati. Esposto a una qualsiasi fonte luminosa deve mantenere colore e lucentezza. Deve risultare rilassante se posto a contatto con la pelle.
Maura Luperto