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Quando la scrittura cambia la vita

Sappiamo quanto sia difficile cambiare, ma da motivatore affermo sempre che con le giuste strategie (e la volontà) è possibile avviare un processo di trasformazione.

Riguardo al cambiamento nei bambini con problemi di grafia, ho intervistato per Il Giornale delle Buone Notizie la dott.ssa Rosalba Abozzi Grafologa, perito del Tribunale di Roma e rieducatrice del gesto grafico.

Esattamente: si può rinforzare la motivazione e la personalità di un bambino anche attraverso la scrittura.
La scrittura -mi dice – è una caratteristica espressiva dell’uomo che, anche al tempo del PC, rappresenta una traccia caratteristica della persona che rimane nel tempo più della parola. La scrittura, come tutta la persona, cresce con l’individuo e risente delle situazioni di disagio o di difficoltà. Il gesto grafico è comandato da impulsi psico-bio-neuro-chimici-motori e il segno è la sintesi di questa attività cerebrale altamente specializzata.

La disgrafia condiziona la buona esecuzione del gesto grafico. Il bambino disgrafico, oltre ad avere una scrittura spesso illeggibile, matura la convinzione che ci sia qualche cosa di sbagliato in lui, perché non riesce a stare al passo con le richieste scolastiche. Con la conseguenza che il rendimento scolastico tende ad abbassarsi man mano che aumentano le richieste di performance scolastica, ma si può intervenire per risolvere o alleviare il problema. L’intervento è tanto più efficace quanto è più precoce.

La disgrafia può essere recuperata mediante tecniche che stimolano le potenzialità grafo motorie e percettive presenti in ogni soggetto.

La rieducazione grafica o rieducazione grafomotoria è un processo educativo o rieducativo che ha lo scopo di riorganizzare una scrittura “mal riuscita” con l’obiettivo di migliorare il gesto grafico. Pertanto la rieducazione della scrittura permette di ripristinare e ristabilire le funzioni grafiche risanando la padronanza nonché la correttezza dell’impostazione, trasmette una migliore postura e fluidità nei movimenti dando facoltà di aumentare la stima di sé stessi dando al ragazzo un maggior autocontrollo delle proprie emozioni.

Quindi, attraverso una serie di esercizi pratici, si riesce a modificare la grafia rinforzando la personalità, la sicurezza e l’autostima del bambino. E questa è un’ottima strategia di motivazione!

Paolo Abozzi

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