Intervista con l’autore: Simona Soldano

Simona Soldano è nata e vive a Roma. Dopo la laurea in Scienze politiche all’università La Sapienza, ha lavorato come libraia e redattrice di mostre ed eventi culturali. Nel 2008 ha pubblicato il racconto Sherlock Horse e il furto della sacra soma, entrato l’anno seguente nella Selezione del Premio Bancarellino. Da sempre ama leggere, dipingere e passeggiare per la sua città. Ha studiato mandarino per cinque anni, ma non è mai riuscita ad andare in Cina. In compenso, ha scelto un nome cinese per la sua gatta.

  1. D: Simona, Mare calmo, isolati misteri è un romanzo pluripremiato, vuoi raccontarci come sei arrivata alla pubblicazione?

R: Ho partecipato al torneo letterario IoScrittore indetto da GeMS. Sono arrivata tra i dieci finalisti vincendo anche il premio VanityFair per il miglior personaggio femminile. Infine il mio romanzo è stato scelto per la pubblicazione in cartaceo dalla casa editrice Garzanti. È stata una bellissima esperienza, istruttiva, divertente ed emozionante.

  • D: Quanto sono importanti le ambientazioni nei tuoi romanzi? Come ti è venuto in mente di ambientare il tuo romanzo in un faro?

R: Sono molto importanti. Quando leggo mi piace farmi trasportare dall’autore nei luoghi descritti, è come viaggiare, anche se solo con la mente. Questo romanzo è nato proprio dall’esigenza di ambientare una storia in un faro sperduto su una minuscola isola del Mediterraneo. Il mare, le isole misteriose, i fari hanno un enorme fascino e sono per me anche sinonimi di libertà. Infatti ho addirittura deciso di inventare l’arcipelago in cui avrei fatto muovere la protagonista.

  • D: Dove trovi l’ispirazione e cosa fai quando ti viene in mente una storia?

R: L’ispirazione nasce inaspettata, passeggiando, leggendo altri libri, chiacchierando con gli amici, osservando le altre persone. Mi prendo del tempo per rivoltare l’idea nella mente, per fare in modo che cresca e diventi un racconto, un personaggio, un’atmosfera, e inizio a buttare giù qualche appunto. Infine mi metto a scrivere la storia, cercando di capire se funzionerà.

  • E tu scrivi a penna oppure al computer?

Non so come facciano gli altri ma io ho la casa piena di taccuini e foglietti sparsi su cui appunto le idee che mi saltano in mente, per paura di dimenticarmele. Quando mi metto a scrivere la storia però uso il PC.

  • Quando scrivi hai un lettore ideale?

Non penso a un target specifico di persone. Di solito tento di scrivere quello che avrei piacere di leggere io stessa.

  • Scegli uno scrittore/scrittrice del passato con cui andare a cena e perché?

Sono tantissimi gli autori e non saprei proprio quale scegliere. Però l’anno scorso ci ha lasciato Harold Bloom, uno dei critici letterari più influenti dell’ultimo secolo, lettore infaticabile, dotato di una cultura sorprendente e autore di saggi nei quali oltre a illustrare le sue teorie, ha trasmesso l’infinita passione che aveva per la letteratura. Ecco, per me sarebbe stato davvero un gran piacere conversare con lui o semplicemente ascoltarlo parlare di libri.

Maria Elisa Aloisi