Intervista con le autrici: Antonella Messina e Loredana Sucato
Elisa: COME NASCE LA VOSTRA COLLABORAZIONE E L’IDEA DEL LIBRO?
Dott.ssa Loredana Sucato: “La nostra collaborazione nasce da un confronto prima professionale e poi personale. È il frutto di 8 anni di incontri e riflessioni sul tema della “sofferenza urbana”. In questi anni ci siamo poste domande sui mutamenti sociali, culturali, psicologici dell’essere umano. Il libro non offre risposte preconfezionate o “nuove teorie” tanto di moda in questo tempo ma propone, ed è ciò che più ci accomuna, di “stare” sul tempo delle domande che a nostro parere è quello attuale. Siamo ambedue laureate in filosofia con un pregresso interesse per lo studio di due categorie: tempo e spazio. Ecco ci accomuna l’interesse per il malessere e il benessere all’interno di queste due categorie. In questi anni abbiamo notato con stupore che la frase più comune che le persone ci rivolgevano era “non ho tempo” . Un giorno ci siamo dette che volevamo fare ordine tra i pensieri, dare un senso, una direzione, alla quantità di stimoli e riflessioni che arrivavano, ovvero dare un tempo ed uno spazio alle parole che si erano incarnate negli anni”.
Elisa: COME PRESENTERESTI IL SAGGIO?
Dott.ssa Antonella Messina: “Il saggio propone chiavi di lettura all’interno di una società che è andata oltre lo stato di liquidità. In particolare indaga le modalità di interazione tra uomo e tecnologia, tra mondo virtuale e mondo reale. Il saggio ricerca l’intelligenza all’interno degli accadimenti del nostro tempo conferendo agli stessi un senso ed una logica evolutiva. In questo lavoro poniamo inviti e domande, riflessioni ad “occhi grandi” sul quotidiano. Interroghiamo il corpo sui cambiamenti che lo riguardano: c’è un’accelerazione che coinvolge i nostri ritmi esterni ed interni. Cosa chiediamo alla nostra carnalità? Abbiamo tempo per esistere dentro di noi, per connettere il sentire al pensare, per essere più che una serie di azioni di successo?”
Elisa: QUANTO C’È DI AUTOBIOGRAFICO NEL LIBRO?
Dott.ssa Loredana Sucato : “Il libro nasce dal vissuto personale e professionale ma anche da decenni di studi, letture e ricerche sul tema. Quindi dalla nostra storia e dalle storie di tutte le persone che abbiamo incontrato. Ci siamo raccontate per anni gli effetti sui nostri corpi di eventi quotidiani accelerati, di comunicazioni paradossali nelle chat, di riflessioni davanti a notizie di cronaca ed ai loro commenti; abbiamo incontrato colleghi e colleghe che ci chiedevamo sorridendo quale servizio può rispondere alla tristezza, paura, insoddisfazione che attanaglia l’uomo contemporaneo? Qualcuno ci ha anche domandato “a chi mi rivolgo se sono semplicemente infelice”. Nel libro diamo uno spazio e un tempo a questa domanda!
Elisa: SCIENZE SOCIALI E PSICOLOGIA, COSA HANNO IN COMUNE QUESTE DUE DISCIPLINE?
Dott.ssa Antonella Messina:“I modelli di comportamento, le abitudini, i ritmi di vita, le regole sociali del con-vivere si sono modificate velocemente negli ultimi decenni. L’essere umano abita questi contesti, li modifica e ne viene a sua volta modificato. Viene da dire che hanno in comune l’attenzione per l’umano, per la sua possibilità di esistere, nel corpo come individualità e nel sociale come sistema”.
Elisa: IN QUESTO PERIODO È IMPOSSIBILE NON FARE RIFERIMENTO ALL’EMERGENZA COVID-19: COME HA INFLUITO SUI CONTENUTI?
Dott.ssa Loredana Sucato: “Più che influire ha meglio definito e confermato la direzione evolutiva che l’essere umano ha intrapreso nell’ultimo decennio. Crediamo che il “virus” abbia svelato all’uomo sé stesso facendo emergere ciò che la paura non riesce più a tenere sotto controllo. A nostro parere i momenti di crisi possono rappresentare un’opportunità di ripensare l’uomo o meglio di ripensarsi, di eliminare le sovrastrutture e scoprire “l’essenziale”. Tutti abbiamo dovuto rallentare e a volte fermare i nostri ritmi accelerati quotidiani. Le possibilità che si aprono riguardano modi di pensare e prospettive che tengono conto della dimensione della profondità e della memoria, proprie dell’umano come “essere in relazione con il proprio corpo e con l’altro”.
Elisa: A CHE LETTORI AVETE PENSATO QUANDO AVETE SCRITTO IL SAGGIO?
Dott.ssa Antonella Messina:“In realtà non abbiamo pensato ai lettori in un primo momento. Il Libro rappresenta un’analisi autentica e schietta di un momento storico difficile da leggere ed interpretare. Il libro ha percorso una traiettoria esistenziale sia personale che delle persone che abbiamo incontrato sia nel nostro quotidiano che nei setting professionali. Quando abbiamo pensato ai nostri eventuali lettori lo abbiamo fatto immaginando persone con vissuti e professionalità differenti, con la consapevolezza di offrire con molto rispetto la possibilità di uno “sguardo” che interroga.
Elisa: Vorrei porre la domanda ad ambedue: DOVE ABITANO LE CITTA’?
“Al momento in uno spazio deserto e sospeso, apparentemente silenzioso e misterioso dove si materializzano ambivalenze e contraddizioni. Le chiamano ghost town. Le città abitano nella paura e nell’allarme mentre dovrebbero rappresentare protezione e sicurezza. Le città delle relazioni abitano negli schermi, sui telefonini, nei blog e nelle chat; non hanno più una configurazione territoriale e geografica e quindi hanno perso la loro identità. Le città, rappresentate da semafori, asfalto e negozi omologati, sembrano tutte uguali perché hanno perso il “nucleo vitale e pulsante”. Le relazioni tra uomo e città sono fragili, perché fragili sono le relazioni tra esseri umani che le vivono e tra esseri umani e la natura. Città così, popolate da efficienza e cemento, semplicemente funzionano, non vivono, dimenticano le loro origini storiche e naturali, semplicemente si consumano. Le città, luoghi che generano sofferenze ed opportunità. Le città oggi abitano il volto dell’uomo anzi… lo rappresentano”.
Dott.ssa Antonella Messina – Antonella Messina, attualmente vive e lavora a Catania. Compiuti gli studi di Filosofia, si è dedicata agli studi di Psicologia e di Psicoterapia, specializzandosi come psicoterapeuta e analista presso la Società Italiana di Analisi Reichiana (S.I.A.R.). Da anni collabora con ONG, associazioni, enti del terzo settore e istituti scolastici, portando avanti attività di formazione sui temi dell’ educazione alla Pace, dei processi interculturali e della prevenzione della salute psicologica. Svolge il lavoro clinico anche nel campo dell’etnopsicoterapia facendo riferimento al pensiero post reichiano e alla vegetoterapia. Responsabile presso la sede di Catania dell’Associazione Servizio Consulenza Giovani Wilhelm Reich Sicilia; in collaborazione con altre figure, cura i colloqui clinici e le ricerche sul tema della sofferenza urbana.
Dott.ssa Loredana Sucato – Loredana Sucato vive a Catania. Dal 2009 Responsabile del Servizio Sociale Professionale dell’ASP di Catania e Coordinatrice di Agorà – Centro per la Promozione della Salute della Popolazione Immigrate, Nomade e senza Fissa Dimora – ASP di Catania. Ha fatto parte per oltre 10 anni del Nucleo di Psichiatria Transculturale acquisendo, nel settore specifico, la capacità di esaminare le manifestazioni dei disturbi psichici considerando altri modelli culturali di riferimento. Laureata in Filosofia, si è specializzata in Antropologia Applicata. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Programmazione e Gestione delle Politiche e del Servizio Sociale. Ha completato il suo percorso formativo conseguendo il Baccalaureato in Teologia. Docente a contratto di Metodi e Tecniche del Servizio Sociale II – Corso di Laurea interclasse in Sociologia e Servizio Sociale. – Università di Catania. Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Catania.