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La breve vita dei palloncini

Il tenente dei carabinieri Raffaele Nicoletti certo preferirebbe raggiungere la primavera alle Canarie, tuttavia è richiamato al dovere per risolvere un caso complesso. Roberto Mentastri è stato ucciso nel suo appartamento con un colpo di pistola mentre era seduto sul divano intento a guardare la TV. La posizione in cui viene ritrovata la vittima e la mancanza di segni di effrazione, restringe subito la rosa dei sospettati: Mentastri conosceva il suo assassino.

Sono tre i maggiori indiziati. L’affascinante ex fidanzata con la quale il Mentastri è stato sentito litigare poco prima dell’omicidio. La padrona di casa della vittima, più grande dell’uomo di una ventina d’anni e innamorata di lui senza però essere ricambiata. Un rissoso vicino di casa dalla fedina penale non certo immacolata con il quale il Mentastri ha avuto in passato uno scontro violento.

Tutti e tre hanno un movente, tutti e tre nell’ora del delitto potevano trovarsi nell’appartamento della vittima.

Mentre il tenente Raffaele Nicoletti cerca di districare il groviglio, l’opinione pubblica, fomentata dal quotidiano CityLife, invece sembra aver già deciso e vuole il colpevole sulla forca.

Questa la premessa, la città di Ancona, profumata d’autunno, il palcoscenico della vicenda.

I momenti di azione si alternano a fasi narrative che accendono un faro sulla vita intima del protagonista e che raccontano il suo dramma: la separazione dalla figlia Elisabetta a causa dei contrasti con la sua ex moglie.

Perché in fondo è la disperazione l’anima del noir – riflette Derek Raymond – e lo scrittore di noir deve fare della disperazione la sua amante.

Ed è proprio la disperazione il fil rouge che unisce la vita dei protagonisti di questa storia.

I personaggi sono ben caratterizzati, le scene mostrate, il linguaggio asciutto e appropriato al genere, a volte colorito ma mai volgare.

Per tutto il tempo della lettura mi sono posta una domanda: perché La vita breve dei palloncini?

Solo l’epilogo fornisce la risposta, perché è proprio in questa metafora che si cela la chiave di decifrazione del mistero.

“[…] da bambini abbiamo desiderato un palloncino, lo tieni legato a te, lo tratti con riguardo perché è fragile, ha spesso una vita breve il palloncino”.

Marie Elisa Aloisi

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