La rosa bianca

Dalla quarta di copertina:

Da quando è morta Myrien le azioni di Kilian, capitano pirata, sembrano guidate dalla follia. Segue rotte misteriose e si lancia in avventure pericolose che mettono sempre più a rischio i suoi uomini, fino quando non perde la fiducia dell’equipaggio. L’ammutinamento segna la fine dei suoi giorni da capitano, ma forse la Rosa Bianca li ha già portati dove voleva: in un altro mondo, all’inizio di una nuova avventura, per ricondurre a casa la sua amata.

Recensione:

La rosa bianca è un romanzo a quattro mani scritto con tratto scorrevole e una voce così decisa da sembrare il frutto di una sola penna. La storia è narrata da punti di vista multipli: da una parte il lettore segue le peripezie dell’equipaggio de La rosa bianca che si è appena ammutinato e dall’altra apprende i retroscena della storia attraverso le pagine del diario del comandante Kilian.

Il genere è quello dell’epic fantasy a sfondo piratesco dove elementi realistici e magici sono perfettamente dosati. La terminologia marinaresca ad esempio è precisa e ovunque traspare grande cura del dettaglio da parte delle due autrici, il che conferisce a tutto il World Building un’aurea di verosimiglianza anche quando si indugia nella descrizione più fantastica.

I personaggi sono ben caratterizzati e sfuggono dagli stereotipi del genere.

Kilian e Thanae sono stati miei preferiti e, dopo aver conversato con le autrici, ne ho compreso la ragione che potrete intuire anche voi leggendo l’intervista.

Amore e amicizia, lealtà e tradimento sono i temi intramontabili che attraversano i mari agitati de La rosa bianca e che vi faranno appassionare alle vicende di tutto l’equipaggio non appena anche voi salirete a bordo dell’imbarcazione.

Sono certa che il vento vi sarà propizio e farete buona navigazione!