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Nutraceutica: i superfood da non farsi sfuggire in inverno

Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e che la vostra medicina sia il cibo.

Questa frase è attribuita a Ippocrate, padre della medicina occidentale. Eravamo nel IV secolo a.C.

Oggi questo modo di intendere l’alimentazione come parte integrante del processo che permette non solo di mantenere l’organismo in buono stato di salute ma anche di intervenire a sostegno di terapie farmacologiche per la cura di patologie in atto è tornato in auge con il nome di Nutraceutica.

Corsi e ricorsi storici direbbe un tizio che la mia prof. del liceo amava tanto.

Nutraceutica è un neologismo coniato dal medico americano Stephen de Felice nel 1989 (tra parentesi, non credo che sia necessario un esame del suo Dna per capire che abbia origini nostrane) e nasce dall’unione di due termini, nutrizione e farmaceutica.

I nutraceutici sono principi attivi che hanno effetti benefici sulla nostra salute e che sono naturalmente contenuti in alimenti che per questa loro proprietà sono detti superfood.

Alcuni sono stati introdotti da poco nelle diete occidentali ma sono noti e consumati da tempo nelle zone in cui crescono e vengono coltivati. Pensiamo all’Anice stellato, al Coriandolo o alla Curcuma, per esempio, che fanno parte della cucina e della tradizione medica asiatica da secoli per le loro svariate proprietà terapeutiche, da quelle spasmodiche e digestive dell’Anice e del Coriandolo, che viene utilizzato anche per il trattamento dell’emicrania, a quelle antiinfiammatorie della Curcuma, la cui azione si esplica anche nel mantenimento del benessere articolare.

Ho pensato quindi di sfruttare il mio spazio settimanale per parlarvi periodicamente degli alimenti e dei principi attivi da integrare nella nostra dieta in funzione della stagionalità o del trattamento di particolari stati patologici.

Oggi parleremo dell’integrazione a supporto del sistema immunitario.

L’ho già detto in altre occasioni e lo ribadisco, il centro del benessere del nostro sistema immunitario è l’intestino, dove risiede il microbiota intestinale. Per questo motivo gli alimenti probiotici rientrano a pieno titolo tra i superfood che non possono mancare in una dieta sana, soprattutto in inverno: yogurt, preferibilmente vegetale e senza zuccheri aggiunti; kefir d’acqua; verdure fermentate, come i crauti; tè kombucha; miso e tempeh sono alimenti in cui sono ben rappresentati.

Consiglio sempre ai miei pazienti di fare cicli di probiotici durante l’anno; la nostra salute non può che giovarne.

L’Echinacea è un nutraceutico favoloso per il supporto che fornisce al nostro sistema immunitario. Originaria delle zone temperate del Nord America, veniva utilizzata dai nativi americani per il trattamento di ferite e ustioni e, assunta per via orale, per curare la tosse, le malattie da raffreddamento e il mal di gola.

Agli inizi del ‘900 iniziò a essere studiato il suo meccanismo d’azione sul sistema immunitario. Le sue proprietà immunostimolanti e antivirali dipendono dalla capacità di stimolare in quantità ed efficienza alcuni degli elementi più importanti del sistema immunitario, cioè anticorpi, linfociti T e macrofagi.

Inoltre l’echinaceina conferisce alla pianta proprietà antiinfiammatorie simil-cortisoniche, mentre i terpeni sono responsabili delle sue proprietà antibatteriche.

L’Echinacea è presente sul mercato all’interno di integratori alimentari sia in forma di compresse sia di sospensione orale, oltre che in lozioni e creme da applicare su cicatrici, afte, ulcere e dermatiti.

Il 2020 è poi sicuramente l’anno della Quercetina, balzata agli onori della cronaca in seguito a uno screening condotto su pazienti Covid in cui ha dimostrato di interferire con il processo di replicazione virale. Lo studio è stato pubblicato sull’International journal of biological macromolecules.

La quercetina, presente tra l’altro in prodotti tipici italiani come capperi, cipolla rossa e radicchio, vanta anche proprietà antiossidanti, antistaminiche e antiproliferative per cui era già utilizzata, perciò se ne conosce abbastanza bene il profilo di sicurezza.

Infine, non possiamo non citare la regina indiscussa dell’inverno, la Vitamina C, che aiuta il nostro organismo a fronteggiare le infezioni virali tipiche della stagione e a evitarne le complicanze.

Poiché si ossida facilmente e viene degradata a temperature elevate, è preferibile cuocere a vapore le verdure che la contengono e conservare gli agrumi in ambienti non riscaldati.

Oltre gli agrumi, sono ricchi in Vitamina C il kiwi, la mela, la melagrana, i frutti rossi, gli ortaggi a foglia verde (spinaci, cavolo cappuccio, rucola e sedano) e il cavolo rosso.

Volendo poi fare una carrellata veloce dei nutrienti da attenzionare per sostenere il nostro sistema immunitario, non possiamo prescindere dal menzionare:

  • Provitamina A (β-carotene), che mantiene l’integrità di cute e mucose, prima barriera opposta all’aggressione di patogeni esterni. La ritroviamo in carote, zucca, rucola, verdure a foglia verde;
  • Magnesio, la cui carenza è associata a uno stato di infiammazione cronica. Ne sono ricchi i cereali integrali, mandorle, noci, nocciole, legumi, pesce e spinaci;
  • Zinco, con funzione di supporto delle funzioni immunitarie. Si trova nei cereali integrali, nel pesce, nei semi oleagenosi (semi di zucca, di girasole, di canapa), in pinoli, mandorle, legumi e carne bianca;
  • …e ancora Rame, acidi grassi Ω3, vitamina D, acido folico e antiossidanti come Selenio, polifenoli, glutatione e vitamina E.

Per assumerli correttamente dobbiamo preferire sempre verdura e frutta di stagione, cereali integrali e pesce azzurro e ridurre invece l’apporto di sale, che ha un effetto nocivo sul sistema immunitario, di zuccheri raffinati, che sono causa di squilibrio della flora batterica benefica, di latte e latticini di origine animale, che fungono spesso da proinfiammatori, quindi sarebbe meglio alternarli, se non riusciamo a sostituirli del tutto, con analoghi di origine vegetale.

In particolari condizioni, poiché l’assunzione tramite l’alimentazione non è in grado di garantire un apporto quantitativamente corretto a garantire l’efficacia e neanche riproducibile in termini di dose quotidiana assunta, possiamo ricorrere a integratori alimentari con formulazioni specifiche scelti ad hoc per le nostre esigenze dal medico o dal farmacista.

Dal mio angoletto per questa settimana è tutto, alla prossima!

Dr.ssa Claudia Cocuzza