Quei residui chimici che ci portiamo addosso ogni giorno

Dermatite o allergia della pelle senza spiegazioni evidenti? Nessun cibo diverso, né contatto con sostanze sconosciute. Eppure la pelle è squamata e prude. A volte la risposta è talmente semplice da lasciare spiazzati.
Come assimila la crema idratante, la nostra pelle assorbe anche i residui chimici di detersivo che “dimorano” negli indumenti che indossiamo quotidianamente, le lenzuola su cui dormiamo, gli asciugamani che adoperiamo. Inoltre l’abitudine di abbondare con additivi e ammorbidente, di certo non aiuta.

È un “errore” comune, compiuto inconsciamente dalla maggior parte delle persone ogni giorno. Molti detergenti contengono sostanze chimiche tossiche, conservanti, profumi e coloranti artificiali, causa di diversi problemi alla pelle, soprattutto se già si è predisposti a eczemi o allergie cutanee.
Senza contare che parecchie lavatrici, con il tempo, diventano meno efficienti nel ciclo di risciacquo, a maggior ragione se si è abbondato con i detergenti.
Questo perché, anche se sviluppati e testati per essere più che sicuri, i detersivi per la biancheria, come tutti i prodotti che devono garantire una buona azione detergente, alterano il microfilm idrolipidico superficiale protettivo provocando reazioni fastidiose.
La pelle, infatti, è il nostro organo più esteso ed è permeabile, assorbe le sostanze cui è esposta e le trasporta nel flusso sanguigno.
Per quanto ecologici, i detersivi sono un vero problema anche per l’ambiente: secondo l’Unione Europea, “sono la terza fonte di dispersione di fosfati dopo agricoltura e fognature e i più invasivi sono i detersivi per lavatrici”.
Solo in Italia, si scaricano ogni anno oltre 500mila tonnellate di detergenti vari. Come dire che le nostre coste sono inquinate ogni 150 chilometri.

Dal cuore di Treviso, e dalle menti di imprenditori illuminati, arriva la risposta che coniuga salute e risparmio. Prodotto totalmente made in Italy, si chiama Oxygenio ed è un dispositivo che si collega al tubo di carico acqua della lavatrice: permette di lavare e disinfettare il bucato in lavatrice eliminando il 99 per cento dei detersivi e prodotti chimici, a tutto vantaggio dell’ambiente e del risparmio economico.
Una tecnologia brevettata che combina efficacemente elementi naturali come l’ossigeno attivo, in altre parole l’ozono, nanoparticelle di argento, raggi UV e acqua fredda o a bassa temperatura. Il risultato è un bucato pulito, disinfettato e privo di allergeni, in maniera del tutto “green”.

La tecnologia di Oxygenio è in uso da anni negli Stati Uniti e in altri Paesi del mondo per lavare la biancheria in ospedali, cliniche e hotel.
Da quando è diventata disponibile anche per le famiglie Italiane, in pochi anni si parla già di migliaia di clienti soddisfatti e decisamente più sani.
Ma il team di Oxygenio ha anche un occhio di riguardo per la salute di tutti. In questi anni, infatti, molte sono state le donazioni ad associazioni e istituzioni.
Tra le altre, spicca quella alla Comunità Trevigiana: “In questo difficile periodo in cui tutti ci stiamo adoperando affinché il contagio di questo virus venga fermato, in modo da tornare alla normalità il prima possibile – scrive in una lettera il Sindaco di Treviso Mario Conte – desidero ringraziarvi per il prezioso gesto a favore della Comunità Trevigiana”.
“Questa vostra importante testimonianza di solidarietà mi rende orgoglioso – conclude Conte – per questo vi ringrazio di cuore a nome della Città di Treviso”.