Quella di Pongo, la plastilina nata nel 1952 ed entrata nel mondo F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini nel 1994, è una storia di successo che ha presentato ai piccoli di allora un nuovo modo di giocare, il modelling, stimolando nei decenni la fantasia di milioni di baby consumatori. Un prodotto che fa divertire, rispondendo al contempo al bisogno di manualità, quella che aiuta i bambini nel loro percorso di sviluppo psico-fisico. Una necessità che sconfina l’era degli smartphone per confermarsi bisogno primario.
Pongo ha dunque accompagnato generazioni di bambini, ne ha osservato i cambiamenti epocali e oggi si presenta loro completamento rinnovato. Un’evoluzione nel look e nella sostanza per rispondere alle esigenze del consumatore contemporaneo. Il nuovo Pongo by GIOTTO, sempre e rigorosamente prodotto in Italia, è 100% vegetale, realizzato con ingredienti naturali da fonti rinnovabili. Un prodotto certificato 2+, dalla consistenza morbida, per essere riplasmato e modellato, che non essicca mai. E poi è super lavabile, non macchia le mani e non sporca i tessuti.
Altro elemento sostanziale, i colori. Oggi più brillanti, sono stati sviluppati con esperti del color design per coprire l’intero spettro del circolo cromatico e presentare i migliori toni da mescolare eottenere infinite sfumature. All’interno anche l’argento che sostituisce il grigio e aggiunge un tono metallico ad ogni mix con gli altri colori.
Dalla sostanza alla forma, il rinnovo è passato anche dal logo, oggi con un lettering più colorato e moderno. E poi la mitica mascotte evolve, il Signor Pongo abbandona la pipa, simbolo iconico del passato, emette un fiore all’occhiello. I tratti del viso si definiscono, dando un’identità a chi oggi guiderà il consumatore alla scoperta del prodotto, raccontandone le caratteristiche o condividendo i tutorial presenti sul retro dei diversi formati. Qui si trova anche il QR code che rimanda alla dimensione digitale in un circolo che unisce e non divide.
E poi ci sono i nuovi formati, i grandi, pensati in primis per i lavori in classe, e quelli piccoli per continuare a creare e sperimentare anche a casa. Nei primi rientra il pack di cartone che racchiude al suo interno 12 panetti da 350g pretagliati. Disponibile nella versione monocolore – scegliendo tra i 18 a disposizione – o nell’assortimento da 12 con la selezione dei colori più utilizzati.
Nei formati pensati per l’utilizzo a casa ci sono gli astucci tematici da 264 g con 8 colori per altrettanti panetti da 33 g. Tra questi la versione “skin tones” per riprodurre tutte le sfumature della pelle o il set con colori classici. Ci sono poi le confezioni “fantasia” da 500 g con 10 panetti di diversi colori o la special edition di lancio con tutti i 18 colori base più 2 fluo per una scorta di ben 1 kg di divertimento.
Una curiosità sulla sua origine? Sembra che il Pongo sia stato creato per un errore di formula. Lo stabilimento Sidol vicino a Firenze doveva infatti produrre della cera per scarpe, ma il chimico che aveva predisposto l’impasto fece uno sbaglio nel dosaggio dei vari componenti e l’azienda si trovò una grande quantità, circa 500 chili, di questa cera di colore neutro inadatta alla lucidatura delle scarpe della quale non si sapeva cosa fare.
Ci si accorse però che questo nuovo materiale aveva delle notevoli qualità. “Sentiva” il calore della mano molto rapidamente e proprio questo calore lo rendeva malleabile. Inoltre non sporcava, non ungeva e non macchiava.
Da qui l’idea rivoluzionaria destinata a fare storia: utilizzare questa pasta per il gioco dei bambini. La base di partenza aveva un tono un po’ triste, bastò aggiungere del colore e la pasta diventò allegra, perfetta per essere modellata in modo semplice ed immediato anche perché non era necessario cuocerla per stabilizzarla. Insomma, una novità assoluta.
Dobbiamo quindi ad un fortunato sbaglio la nascita del Pongo, trasformato nel compagno ideale nello sviluppo dei bambini di ieri e di oggi.