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Nardini, la “bianca” si tinge d’oro

La storia della famiglia Nardini è sinonimo di passione, amore per il proprio territorio e qualità. È la storia della più antica distilleria d’Italia nata nel 1779 all’ingresso del Ponte Vecchio a Bassano del Grappa e frutto del lavoro della famiglia Nardini. Una vita dedicata ad esaltare il proprio territorio, culla di un prodotto prezioso ancora oggi, dopo due secoli. Oggi è la 7a  generazione a portare avanti la tradizione familiare e a diffondere la cultura di un’icona italiana nel mondo. 

Bortolo Nardini e la prima grappa d’Italia. Figlio di Bortolo Nardini e Maria Maddalena Giacomuzzi, il 25 Maggio 1739 a Segonzano (Tn) nella val di Cembra, nasce Bortolo Nardini. Nel paese dall’antica tradizione enologica, era pratica assai diffusa quella di distillare le vinacce per trarne una fonte di reddito e di sostentamento. All’epoca i distillatori si spostavano di casa in casa, con un alambicco mobile, per distillare “conto terzi” le vinacce derivanti dalla produzione del vino e Bortolo Nardini, intrapreso questo “mestiere”, si spinse fino a Bassano del Grappa.

Spintosi fino a Bassano del Grappa, Bortolo Nardini è vittima di un incidente che lo costringe a fermarsi nella città. Durante la convalescenza, conosce Bassano e ne comprende l’importanza strategica come crocevia commerciale tra la Valsugana e Venezia. Con una precisa visione e con la tenace volontà di trasformarla in realtà, acquista l’Osteria al Ponte, oggi “Grapperia Nardini”, per produrre grappa con un alambicco in pianta stabile e rivenderla. Per la prima volta non era più il distillatore, con il suo alambicco mobile, a recarsi dai contadini per distillare ma i contadini stessi a conferirgli le vinacce per la produzione di grappa. Bortolo chiama la sua grappa “Aquavite di vinaccia”, alla maniera latina senza la “c”, giocando sull’etimologia che la vuole a volte “aqua di vita” altre “aqua della vite”. Nasce la prima grappa d’Italia, la Grappa Nardini.

Anche quest’anno Distilleria Nardini si aggiudica importantissimi riconoscimenti all’International Wine & Spirit Competition, il concorso annuale che dal 1969 premia i migliori prodotti da tutto il mondo.

Quest’anno in casa Nardini però si festeggia ad alta voce, perché la medaglia d’oro ha un valore inestimabile.

La Grappa di casa Nardini, infatti, è l’unica grappa bianca nella categoria ad aver ricevuto il prestigioso riconoscimento nell’edizione 2022.

“Uno stile classico con sapori meravigliosamente rotondi di uva dolce e un pizzico di deliziosa spezia al palato. Una grappa splendidamente integrata, piena di carattere e benedetta da un finale straordinariamente intenso e succulento. Meravigliosa”.

Queste le parole usate dagli esperti del concorso e che risuonano come una poesia per chi in questo mestiere ci mette corpo e anima da quasi 250 anni.

“Non è il primo anno che partecipiamo a questa competizione ottenendo riconoscimenti importanti, ma quest’anno è speciale, perché questa medaglia d’oro è davvero preziosissima. Grappa Nardini è l’unica grappa bianca ad aggiudicarsi la medaglia d’oro e questo ci riempie il cuore d’orgoglio perché l’abbiamo vinta con il nostro prodotto iconico, per il quale siamo conosciuti da oltre 240 anni in tutto il mondo. Ogni giorno cerchiamo di far arrivare ai nostri consumatori non solo l’eccellenza e la qualità dei nostri prodotti, ma anche la passione con cui li produciamo seguendo minuziosamente ogni aspetto del processo, dalla scelta della materia prima alla distillazione, fino al prodotto finito”, commenta l’Amministratore Delegato di Distilleria Nardini, Michele Viscidi.