Reinventarsi con la magia di Harry Potter

Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso. Nelson Mandela

Spesso la fantasia prende spunto dalla realtà, a volte le storie s’intrecciano unendo mondi e passioni che hanno il sapore dolce della rinascita.

Così come durante la dittatura di Dolores Umbridge, i gemelli Winsley abbandonano la scuola senza terminare gli studi per intraprendere una nuova avventura commerciale, così Lucio e Martina Held ripartono da zero dopo aver perso entrambi il lavoro in questo annus horribilis.

Martina è la figlia, Lucio il papà. A dar loro manforte mamma Alice. “Ho lavorato per quarant’anni a Murano nel vetro come addetto alle vendite ai turisti – spiega Lucio – le difficoltà incontrate dal settore in quest’ultimo anno sono ben note. Alla fine mi sono ritrovato senza lavoro”. Martina, laureata in Scienze Motorie, ha lavorato per dieci anni in ambito sportivo ma tra un periodo di chiusura e l’altro delle palestre, con una finta ripartenza la scorsa estate, si è ritrovata nella stessa situazione.

“A un certo punto abbiamo detto basta, dobbiamo reagire”, dice Martina. “Allora abbiamo deciso di investire i risparmi di tutta una vita e di aprire una cosa nostra”, spiega papà Lucio mentre guarda sua figlia e gli brillano gli occhi.

Nasce così l’Emporio Tre Maghi a Spinea, a pochi passi da Venezia.

Basta aprire la porta per fare un tuffo tra le vie di DiagonAlley, in una perfetta miscellanea  tra “Tiri Vispi Weasley”, il negozio di scherzi magici che i gemelli Weasley aprono grazie alla vincita dei mille galeoni di Harry Potter nel Torneo Tremaghi e “Olivander – fabbrica di bacchette di qualità superiore dal 382 a.C.“.

Queste due anime magiche, infatti, sono unite dall’amore per Harry Potter: “Il primo libro – racconta la trentunenne Martina – è stato un regalo di mia nonna, quando nessuno ancora sapeva chi fosse. Poi l’ha letto anche papà e ci siamo detti che bello, secondo noi farà strada. E abbiamo cominciato a seguirne le vicende”.

Quand’è stato il momento di scegliere di avviare il negozio, hanno quindi deciso di portare la magia a due passi da Venezia. L’amore lo puoi toccare con mano: dalla ricerca per i materiali, l’allestimento curato nei minimi dettagli grazie alla creatività di Martina che ha realizzato le insegne, il carrello dei dolci e due incredibili mandragole che sembrano parlare mentre le guardi.

“Abbiamo pensato che in questo momento c’è proprio bisogno di magia – continua Martina – anche magari di un posto dove evadere in cui le persone possano trovare un po’ di pace, dimenticando per un attimo tutto quello che c’è fuori”.

Che l’arte faccia bene alla salute è risaputo, tanto che in Canada i medici possono prescrivere visite a mostre e musei come terapie parallele all’assunzione di medicinali. Quindi, perché non andare a visitare quella che è a tutti gli effetti una mostra di articoli incredibili, alcuni rarissimi come Dobby, l’elfo libero, la Nimbus 2000, la clessidra di Lumacorno e la valigia di Newt Scamander con tanto di doppiofondo.

E poi le bacchette di Sirius Black, Albus Silente e di tutti i maghi in diverse declinazioni, dalle più raffinate alle più semplici, per i bambini, che sicuramente vorranno un assaggio di cioccorana. Infine alambicchi, espositori di bacchette e un paio di angoli per tutti gli amanti del fantasy, a cominciare dal Signore degli Anelli.

“Non è stato semplice trovare il materiale, arriva quasi tutto dall’estero, da Germania, Francia e ovviamente Regno Unito”, con tanto di difficoltà aggiuntive dovute alla Brexit. Ma un sogno è un sogno e questa famiglia è riuscita nel suo intento.

Ieri mattina anche il Sindaco di Spinea, Martina Vesnaver, è passata per dare il suo sostegno a questa nuova realtà, quale importante segnale di ripresa di un territorio che, grazie anche alle scelte dell’amministrazione comunale, sta reagendo alle difficoltà del periodo.

Non ci resta che augurare all’Emporio dei Tre Maghi, dopo l’annus horribilis passato da questa famiglia, che da qui in avanti sia solo un annus mirabilis.

“Dopo tutto questo tempo?” “SEMPRE”.

cricol