Una giornata come tante, scandita da un ritmo frenetico per le mille cose da incastrare nell’arco di 24 ore. E che, diciamoci la verità, nemmeno se fossero 48, le ore sarebbero sufficienti.
Una giornata come tante, che continuano a ripetersi come fotocopie, all’infinito.
Ma in una di queste giornate, che oramai sono diventate la normalità, si accende dentro di noi una lampadina che illumina tutta la realtà intorno, facendoci rendere conto che per tanto, troppo tempo abbiamo visto il mondo in bianco e nero, senza altri toni.
Abbiamo dato per scontato i nostri sentimenti, le nostre emozioni, il nostro vero IO. Ci siamo dimenticati di vedere le sfumature dei colori che dipingono la tela delle nostre giornate, non pensando più che queste cose fossero importanti.
In realtà lo sono, più della bolletta da pagare, più del lavoro o della spesa. Perché queste sfumature sono il motore delle nostre vite.
Se non ci accorgiamo che nelle nostre monotone vite possiamo essere comunque felici per le piccole cose, rischiamo di vivere una vita totalmente grigia senza scopo, senza gioia e ovviamente senza colori.
Anche in una giornata feriale, di normale routine, c’è davvero molto per cui essere felici, basta saper cogliere questi piccoli momenti, a volte nascosti tra un semaforo e l’altro in mezzo al traffico, oppure in coda al reparto salumi del supermercato.
La vita, nonostante i mille ostacoli, è capace di donarci cose meravigliose. Spesso ci dimentichiamo che siamo noi gli artefici della nostra vita e della nostra felicità.
E allora disinseriamo questo pilota automatico, prendiamo in mano il nostro volante e corriamo sulla strada della nostra vita con la voglia di vivere che solo chi è consapevole del prezioso dono che abbiamo tra le mani sa fare!
La felicità non serve cercarla in cose stratosferiche, plateali, fuori dai limiti. Anzi, la vera felicità, quella che ti riempie il cuore, è umile, povera, fugace.
La trovi nei piccoli gesti, in una mano allungata ad aiutare, in un sorriso scambiato con una persona incrociata nella nostra routine, in uno scambio d’intesa con un amico.
Sono davvero piccole cose che ti riscaldano l’anima, che fanno stare bene. E secondo me, la cosa davvero più bella al mondo è dire “Grazie”. Parolina ultimamente sempre meno usata, ma con un significato e una potenza unica. Perché con un “grazie” si riesce a cambiare la giornata a qualcuno a cui è partita male, si riesce a far sorridere qualcun altro che magari è sull’orlo di un pianto.
Sono quei gesti, quelli che non costano davvero nulla, che ti fanno star bene e fanno star bene chi incontri. Ed in questo modo si instaura un circolo vizioso di positività che piano piano farà vedere i colori anche al più scettico dei daltonici.
Michelle Manias