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Nuove abitudini

In questo ultimo anno e mezzo molte delle nostre abitudini sono state spazzate via. Dal semplice aperitivo in piazza con le amiche il venerdì sera, all’andare a trovare l’amico\a a casa semplicemente perchè si era in zona, o la pizzeria\ristorante per la tal festa.

Abbiamo perso molti modi di interagire con le persone, il contatto fisico, la presenza. Ma ne abbiamo guadagnati molti altri. Le videochiamate, le telefonate, chat eterne… Se ci penso ho fatto e ricevuto più telefonate in quest’ultimo anno che in tutti quelli prima. Perché? Semplicemente perché ora c’è il tempo di fermarsi e fare o ricevere una telefonata.

Una in assoluto però mi ha incredibilmente stupito. Per tutta una serie di motivi ho deciso di non fumare più in casa come avevo sempre fatto (seppur solo in una determinata stanza con la finestra sempre aperta). Dal nulla mi dava fastidio l’odore del fumo. Così ho iniziato a farlo nel terrazzino del salotto. All’inizio era strano, pioveva, c’era freddo, il sole batte troppo forte… le mille scuse che ci diciamo per non fare una cosa e lasciare tutto come stava. Eppure ho tenuto botta. E sono cambiata.

Da qualche anno fumo molto poco in realtà, tre o quattro sigarette al giorno, ma farlo stando all’aperto è completamente diverso. Innanzitutto perché diventa un momento solo mio, non sono al pc, al telefono, ma fuori da sola a prendere il sole o un po’ di aria. E osservo. Il mio giardino che giorno dopo giorno cambia, dal cadere delle foglie ai primi boccioli. Le persone che passano e che magari non vedo mai perché sempre attaccata al computer, creando così occasioni per chiaccherare.

La prospettiva è diversa.

È davvero una pausa. Non più un gesto quasi automatico fatto senza pensarci, ma quasi una coccola. Mi giro il tabacco, esco e osservo il mondo da un altro punto di vista. Mi gusto il sole, la brezza sul viso, mi perdo a guardare il verde intorno a me, il cielo. Stacco la testa per quei 5 minuti e mi ricarico. Eppure sto facendo un gesto autolesionista come fumare!

Eppure… anche questo è diventato un modo ulteriore per prendermi cura di me stessa e di chi mi sta a fianco.

Magari un giorno smetterò anche definitivamente di fumare, ma in questo momento mi sento di ringraziare per l’opportunità che mi sta dando. Un nuovo modo di vedere il mondo attorno a me.

Anna Bigarello

Nasce a Venezia e fin da piccola coltiva la passione per lo sport, la scrittura e l'Oriente. Prima cestista, poi calciatrice, infine allenatrice. Lotta da sempre per l'uguaglianza nello sport. Caregiver del Sior Pare, convive con 4 gatti maschi