Team italo-tedesco riscopre in natura la ninfea più piccola del mondo

Sembrava estinta in natura, e invece Nymphaea thermarum Eb. Fisch., la ninfea più piccola al mondo, endemica del Ruanda meridionale, è stata riscoperta il 29 luglio 2023 da una missione congiunta dell’Università Roma Tre, Italia (Prof. Thomas Abeli) e dell’Università di Coblenza, Germania (Siegmar Seidel, Sarah Marie Müller, Jean Marie Habiyakare).

La specie è stata scoperta e descritta nel 1987 dal professor Eberhard Fischer (Università di Coblenza, Germania) in una singola località del Ruanda ed è stata vista l’ultima volta nel suo areale storico nel 2008. Indicata come “Estinta in Natura” dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN) nel 2010 e nel 2019, si pensava che Nymphaea thermarum sopravvivesse solo in coltivazione in una manciata di orti botanici in tutto il mondo.

“Con nostra grande sorpresa, questa graziosa ninfea si trova ancora allo stato selvatico con una popolazione abbondante e vitale” afferma il professor Thomas Abeli del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre, a Roma, che non ha rivelato l’esatta ubicazione della popolazione ritrovata per evitare che possa essere danneggiata da appassionati e collezionisti di piante acquatiche.

La specie è stata ritrovata grazie alla collaborazione dei membri della comunità locale, che con entusiasmo hanno aiutato il team di ricercatori ad accedere ad alcune aree private per localizzare la specie. “Sebbene questa riscoperta sia certamente una buona notizia, ci sono minacce imminenti per le specie, in particolare l’attività mineraria”, continua Abeli, il quale ammette che “il percorso per conservare questa rara e iconica ninfea è tutt’altro che facile e richiederà uno spirito di collaborazione tra diverse parti interessate”.

“Con diverse incognite sulla biologia, sull’ecologia e sulla genetica di questa straordinaria pianta, la sua riscoperta è solo l’inizio di una più estesa ricerca che, si spera, porterà alla conservazione di questo gioiello ruandese” aggiunge Siegmar Seidel (Università di Coblenza).

La Nymphaea thermarum può essere considerata un simbolo di speranza per le numerose specie che al momento risultano scomparse dal loro areale nativo e un simbolo di rinascita per uno dei paesi africani più impegnati nella conservazione della natura.